Avellino col centrodestra a pezzi: Pionati prova a ricomporlo

Avellino col centrodestra a pezzi: Pionati prova a ricomporlo
Un po' sulla scia di Controvento nel campo progressista, nasce una nuova associazione anche per provare a riunire il centrodestra ad Avellino. ...

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Un po' sulla scia di Controvento nel campo progressista, nasce una nuova associazione anche per provare a riunire il centrodestra ad Avellino.


Il promotore è Francesco Pionati, ex vice direttore del Tg1 e figura di spicco nel panorama locale. Nella prossima settimana, infatti, riunirà i riferimenti locali dei partiti della coalizione e proverà ad allargare il perimetro attuale, coinvolgendo nel dibattito vari professionisti, esponenti della società civile e «le migliori energie del capoluogo». Il neonato movimento, di cui ancora non è stato rivelato il nome, dovrebbe chiamarsi Alleanza per i territori.
 
Al dibattito, che in un certo senso rispecchierebbe quanto avvenuto con il «modello Biancardi» in Provincia dovrebbero partecipare lo stesso presidente dell'ente di Piazza Libertà, i parlamentari Cosimo Sibilia e Gianfranco Rotondi (Fi), il segretario provinciale della Lega Sabino Morano, Giuseppe Gargani in rappresentanza dell'Udc, i dirigenti locali di Fratelli D'Italia e del Movimento Nazionale per la Sovranità, poi Franco D'Ercole, nonché esponenti della società civile tra cui l'ex sindaco Giuseppe Galasso, l'avvocato Generoso Benigni, l'architetto Claudio Rossano e l'ex consigliere regionale Roberto Castelluccio.

«È stato sbagliato completamente l'approccio rispetto a queste amministrative sostiene Francesco Pionati, promotore dell'iniziativa - Avellino vive una situazione di emergenza che richiederebbe una risposta immediata da parte di tutte le energie migliori, dei ceti produttivi e in particolare di chi ha delle idee e delle proposte concrete da mettere in campo. Vogliamo, quindi, raccogliere la qualità e non scimmiottare le categorie della politica nazionale senza avere la base necessaria per poterlo fare. Per tale ragione, abbiamo pensato a un confronto aperto su politiche sociali, bilancio, cantieri, mobilità, ambiente e grandi questioni che toccano da vicino il capoluogo. Insieme possiamo ricercare le ragioni di un rinnovato impegno e raccogliere così quel mondo moderato alternativo a chi ha già prodotto troppi danni in città. Avellino ritornerà a essere al centro dell'interesse nazionale».

Allo stesso tempo, però, Pionati chiarisce: «Voglio dare un mio contributo in termini di proposte, ma non ho alcuna intenzione di candidarmi. Penso sia finito il momento in cui ognuno cerca di muoversi per se stesso. Tante iniziative per questo vengono lanciate e poi il giorno dopo bruciate».

Una breve parentesi dall'ex parlamentare anche su quanto realizzato da Controvento nel campo progressista: «Se fosse stato fatto un discorso alla città sono certo che la risposta sarebbe stata diversa. Se invece si trattava di un'apertura a De Mita e all'estrema sinistra, di cosa parliamo?»

Il centrodestra, intanto, continua a essere un cantiere aperto. Tutti, almeno per il momento, sarebbero pronti a coinvolgere energie esterne. Se Forza Italia e Udc hanno indicato in Dino Preziosi il candidato giusto per andare oltre gli steccati tradizionali, anche la Lega di Sabino Morano, nelle ultime ore, starebbe lavorando per trovare un candidato di estrazione civica altamente rappresentativo. Le fratture, emerse negli ultimi mesi, tra berluscones e salviniani potrebbero essere sanate per creare una proposta vincente, capace di essere competitiva. La volontà sarebbe stata manifestata sia dallo stesso coordinatore locale del Carroccio che avrebbe avuto nella mattinata di ieri un incontro con i riferimenti sul territorio, che dal deputato Cosimo Sibilia che invece durante una convention tenutasi a Roma avrebbe avuto più di un semplice colloquio con i suoi fedelissimi.


Non si esclude, comunque, che le tanto discusse assenze, venute fuori negli ultimi due tavoli convocati da Fratelli d'Italia, possano essere superate per uno schema a forte connotazione identitaria, come rimarcato più volte dalla Lega e dal Movimento Nazionale per la Sovranità, ma allo stesso aperto a nuovi mondi della società civile e delle professioni, come invece richiesto più volte da Forza Italia e Udc. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino