Il commissario Giuseppe Priolo è già operativo. La Prefettura di Avellino ha sospeso il Consiglio comunale e, su indicazione del ministero dell'Interno, lo ha...
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«Amministrare scevro da condizionamenti, nell'esclusivo interesse degli avellinesi. In questa prima fase, intendiamo ascoltare, come fosse un periodo di apprendistato spiega - Poi, naturalmente assumeremo tutte le determinazioni necessarie, ma liberi da considerazioni di parte». Quanto al metodo, ritiene suo «dovere ascoltare i dirigenti e i tecnici dell'ente. È giusto che la politica abbia le sue prerogative e le sue aspettative osserva - ma è parimenti corretto che la nostra amministrazione tenga conto solo dell'interesse dei cittadini. E in questo senso svolgeremo il nostro mandato». Ovviamente, la prima e più importante decisione che il commissario e il suo team dovranno assumere riguarderà il crinale delicatissimo dei conti. Dissesto o predissesto? Priolo la mette così: «Non nascondo che, prima ancora di arrivare, ho appreso di questa problematica. Sentiremo i soggetti interessati e leggeremo attentamente le carte. La decisione poggerà solo sulla base di criteri tecnici ed obiettivi».
A una città disorientata dalla sfiducia del sindaco che aveva eletto solo 5 mesi fa, spiega che «si tratta di un fatto fisiologico». Le amministrazioni possono cadere per sfiducia o dimissioni. Altre volte, per fatti più gravi. Il nostro compito è gestire al meglio questo periodo di transizione, perché qualsiasi comunità ha diritto di es-sere amministrata dai propri rappresentanti democraticamente eletti». Prefetto antimafia, Priolo non minimizza il caso Avellino: «L'amministrazione di un Comune non è mai agevole. Non lo è per me e per i colleghi, né per i sindaci eletti. È sempre impegnativa, a tutte le latitudini, dal Sud al Nord al Centro. Io ho avuto esperienze dovunque e so che non esistono isole felici». Ma sottolinea l'importanza di poter contare sui sub commissari D'Agostino e Tommasino. La prima conosce bene il territorio, il secondo sa tutto dei numeri dell'ente: «Sono onorato di essere qui e ringrazio per questo il ministro Salvini e il prefetto Tirone. Avrò dalla mia conclude - il supporto del prefetto D'Agostino e di un dirigente che già conosce la situazione di Avellino». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino