Avellino, tifosi contro la proprietà: ​«Ora dovete andare via»

Avellino, tifosi contro la proprietà: «Ora dovete andare via»
Non sono mancati momenti di tensione a Piazza del Popolo dove era in corso la conferenza stampa da parte del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e il presidente del club di...

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Non sono mancati momenti di tensione a Piazza del Popolo dove era in corso la conferenza stampa da parte del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e il presidente del club di calcio, Claudio Mauriello, sulle sorti dello sport irpino. Presente un nutrito gruppo di tifosi che ha pesantemente contestato la società, invitandola ad andare via. Al centro degli attacchi c'è soprattutto patron De Cesare. «È sparito da un mese, non ci spiega come stanno le cose», denunciano i tifosi. «A noi non interessa quello che fa lui come imprenditore, ma che rispetti l'Us Avellino e Mauriello avrebbe dovuto fare da garante in tutto ciò». A finire al centro delle critiche è, infatti, anche il presidente del club. «Costruite la squadra e poi cercate di vendere il club - chiede Franco Iannuzzi, tra i rappresentanti del tifo organizzato in città. Ci sta candendo il mondo addosso e De Cesare continua a non spiegarci quale sia la situazione». 


A contestare quanto accade nello sport irpino è anche Frank Pennisi, tifoso storico dell' Avellino calcio. «Oggi saremmo dovuti partire per il ritiro, invece ci troviamo con l'organigramma societario in cui esiste solo il presidente. Non c'è più fiducia né in Mauriello né in De Cesare». Il presidente dell' Avellino calcio ha poi portato avanti un confronto diretto con il gruppo di tifosi presenti, sottolineando la delicatezza della situazione e come gli eventi siano precipitati giorno dopo giorno. «Con la proprietà eravamo pronti a fare un passo indietro per il bene dello sport irpino, ma il sequestro dei beni della Sidigas spa da parte della Procura ha rallentato tutto. Ora non abbiamo intenzione di rimanere fermi, cercheremo di allestire la squadra per non far morire l' Avellino. Chiederò ai commissari di autorizzarci a tesserare staff tecnico e giocatori».
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Il Mattino