Bollette, la marcia bis dei commercianti di Avellino: «Con noi anche le famiglie»

Parte da San Ciro il nuovo corteo promosso dagli esercenti di viale Italia contro il caro-energia

In piazza contro il caro bollette
«Non chiamatela manifestazione dei commercianti. Rincari delle bollette, caro prezzi, pensioni da fame e stipendi sempre uguali, sono emergenze che toccano ogni cittadino....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Non chiamatela manifestazione dei commercianti. Rincari delle bollette, caro prezzi, pensioni da fame e stipendi sempre uguali, sono emergenze che toccano ogni cittadino. Di fronte a tutto questo scendiamo in piazza e chiediamo alla politica nazionale e locale interventi immediati, a partire dalla sospensione della Tari». 

Con queste parole gli organizzatori della manifestazione che questa mattina partirà dal piazzale di San Ciro, alle ore 9, chiamano a raccolta gli avellinesi. Un secondo corteo, il primo si è tenuto lo scorso 13 ottobre con l’adesione di Confcommercio e la partecipazione di alcuni sindaci irpini, in prima fila Gianluca Festa, con l’obiettivo di portare in piazza quante più persone possibili per tenere accesi i riflettori sulla crisi economica e sociale che pesa particolarmente sulle tasche degli avellinesi. 

Un grido di protesta che riguarda tutti ma che parte dai commercianti di Viale Italia, i primi a lanciare l’allarme rispetto all’attuale congiuntura economica e a chiedere interventi al Governo, alla Regione e al Comune. «Ci ritroveremo in piazza molto più uniti di prima, non solo noi commercianti ma tutti i cittadini perché il carobollette riguarda chiunque. Paradossalmente, nonostante non siamo in condizioni di pagare le bollette di luce e gas, stiamo ricevendo la richiesta di pagamento dell’anticipo Tari 2023 e del saldo 2022. Al Comune chiediamo di bloccare le cartelle Tari, al Governo Meloni, che ha annunciato interventi normativi a sostegno di famiglie e imprese, di sbrigarsi perché non c’è più tempo da perdere altrimenti si rischia il fallimento di tantissime attività - spiega Carmine Casanova - Scendiamo in strada per far capire alle istituzioni, a tutti i livelli, che Avellino ormai è stanca ma è pronta a far sentire la sua voce. Abbiamo già registrato l’adesione del 60% delle attività commerciali della città, che chiuderanno bottega per tutta la durata della manifestazione. Arriveranno anche delegazioni di commercianti da Salerno, il comitato Partite Iva della Campania, il comitato negozianti di Ariano Irpino, ma soprattutto ci aspettiamo la partecipazione dei cittadini alle prese con le conseguenze di inflazione e rincari». 

La manifestazione sarà anche l’occasione per chiedere all’amministrazione Festa una migliore programmazione delle politiche per il commercio. «A maggior ragione in un periodo così drammatico, il commercio ha bisogno di essere sostenuto in tutti i modi e l’amministrazione non può limitare le sue iniziative solo a Corso Vittorio Emanuele, lasciando al buio il resto della città. Non esistono attività di serie A e serie B: bisogna cambiare registro, a partire dalla programmazione delle iniziative per il periodo di Natale», chiosa Casanova. In tanti hanno aderito alla «serrata» generale annunciando ai propri clienti, con appositi manifestini, la chiusura dei negozi durante la mattinata con l’invito ad unirsi al corteo che partirà dal piazzale della Chiesa di San Ciro, e proseguirà lungo via Colombo, Contrada Baccanico, Piazza D’Armi, Piazza Macello, per poi concludersi davanti alla Prefettura, dove una delegazione di manifestanti sarà ricevuta dai rappresentanti di Palazzo di Governo. 

«È importante partecipare alla manifestazione per dare un segnale e rafforzare le decisioni che le istituzioni devono adottare. Purtroppo, stanno iniziando ad arrivare cartelle Tari da pagare entro fine mese con cifre altissime perché il Comune di Avellino, essendo in predissesto, ha dovuto applicare la tariffazione massima. Stiamo provando ad intervenire sull’amministrazione, come già accaduto in altri comuni della provincia, per capire se ci sono margini di trattativa almeno per cambiare le modalità di pagamento se non c’è possibilità di diminuire gli importi», aggiunge Antonello Tarantino, direttore Confiap.

 Tra le adesioni anche quella de I Cittadini in Movimento. «Non serve a nulla sfilare accanto ai cittadini se poi non si è disposti a diminuire la pressione tributaria che grava sulle loro tasche. Suggerisco agli amministratori della città di Avellino di intervenire come consiglio comunale approvando - spiega l’avvocato Massimo Passaro - un atto che annulli la quarta rata della Tari oppure che proponga l’allungamento della rateizzazione della rata in questione e il posticipo di quelle successive per l’esazione 2023 con modifica della delibera 34 del 2017 con una nuova che aumenti le rate per il pagamento della Tari».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino