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«Su Gengaro la convergenza del 90% del tavolo. Manca solo l’ok di Sinistra italiana, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo». È quanto dichiara Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento cinque stelle, all’indomani della riunione delle forze del campo largo conclusasi con la presentazione di due proposte per la candidatura a sindaco, entrambe targate Pd, su cui le altre forze si sono finalmente espresse.
I due candidati alla carica di leader della coalizione di centrosinistra sono il segretario del Pd, Nello Pizza, espressione della maggioranza del partito irpino, e l’ex vicesindaco, Antonio Gengaro, esponente dell’area Schlein. Sul secondo hanno dato il loro via libera M5s e Controvento, mentre Sinistra italiana ha preferito rinviare il suo “voto”, chiedendo un paio di giorni per confrontarsi con i propri iscritti. Gubitosa definisce la riunione di venerdì sera come un grande passo in avanti: «Finalmente si è entrati nel merito della candidatura apicale. Il consigliere regionale del Pd, Maurizio Petracca, ha proposto anche il nome di Antonio Gengaro su cui è stata trovata condivisione e convergenza di tutti i componenti al tavolo ad eccezione di Sinistra italiana che non ha detto di no, ma ha preso un paio di giorni di tempo per un confronto interno. Il 90% del tavolo ha trovato una convergenza su un candidato. Senza voler fare alcuna fuga in avanti e in attesa delle decisioni di Si, partito di cui conosco la serietà e l’autorevolezza, direi che siamo in dirittura d’arrivo».
Il parlamentare pentastellato respinge le letture secondo cui la spaccatura interna al Pd che, non a caso, si è presentato al tavolo con due nomi, sarebbe tutt’altro che superata. «Sono abituato a trattare con il Pd - spiega - anche a livello nazionale, negli altri comuni e regioni, e sono cosciente del fatto che quel partito ha correnti ufficiali al suo interno che spesso non sono d’accordo tra di loro.
A chiarire i motivi dell’astensione momentanea sulla scelta del candidato sindaco, è il coordinatore provinciale di Sinistra italiana Roberto Montefusco: «Tra lo scioglimento dei comuni di Monteforte e Quindici, le dimissioni di Festa, il rinnovo dei vertici Alto Calore in seguito alla misura interdittiva di cui era stato destinatario l’amministratore, è evidente che la città e l’Irpinia vivono un momento drammatico di fronte al quale le forze progressiste hanno il dovere di proporre una soluzione all’altezza della sfida e della necessità di presentare istanze di cambiamento. Temi che abbiamo segnalato al tavolo insieme all’anomalia di un Pd che propone due nomi. Rispetto a questo abbiamo rivendicato il diritto e il dovere di tornare nei nostri organismi dirigenti per una riflessione ulteriore. Faremo la valutazione maggiormente in linea con la nostra storia politica e con le necessità della città».
Montefusco, interrogato sull’ipotesi di un terzo nome che possa essere meno divisivo e frutto di una convergenza più convinta da parte di tutti gli attori in campo, non si sottrae: «Non escludiamo alcuna opzione. Quando una forza politica si riunisce lascia aperta ogni strada. Il nostro sarà, in ogni caso, un contributo nella direzione della costruzione della coalizione, costruttivo e non di rottura». Se il tavolo di campo largo è, dunque, congelato fino a mercoledì quando si riunirà nuovamente per recepire le decisioni di Sinistra italiana e, dunque, agire di conseguenza, a favore della candidatura di Gengaro si esprimono gli alleati. I coordinatori cittadino e provinciale dei Verdi, Paolo Vegliante e Luigi Tuccia, esprimono attraverso una nota la posizione del partito: «Al fine di contribuire fattivamente al superamento dell’impasse che sta caratterizzando il confronto tra le forze in campo, esprimiamo il nostro pieno sostegno alla candidatura a sindaco di Antonio Gengaro».
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