Elezioni ad Avellino, il centrosinistra punta su Gengaro: «Siamo in dirittura d’arrivo»

Gubitosa: C'è l'ok sull'ex vicensindaco di M5s e Controvento. Più sfumata la posizione di Sinistra Italiana

Antonio Gengaro
Antonio Gengaro
di Rossella Fierro
Domenica 31 Marzo 2024, 00:00 - Ultimo agg. 11:05
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«Su Gengaro la convergenza del 90% del tavolo. Manca solo l’ok di Sinistra italiana, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo». È quanto dichiara Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento cinque stelle, all’indomani della riunione delle forze del campo largo conclusasi con la presentazione di due proposte per la candidatura a sindaco, entrambe targate Pd, su cui le altre forze si sono finalmente espresse.

I due candidati alla carica di leader della coalizione di centrosinistra sono il segretario del Pd, Nello Pizza, espressione della maggioranza del partito irpino, e l’ex vicesindaco, Antonio Gengaro, esponente dell’area Schlein. Sul secondo hanno dato il loro via libera M5s e Controvento, mentre Sinistra italiana ha preferito rinviare il suo “voto”, chiedendo un paio di giorni per confrontarsi con i propri iscritti. Gubitosa definisce la riunione di venerdì sera come un grande passo in avanti: «Finalmente si è entrati nel merito della candidatura apicale. Il consigliere regionale del Pd, Maurizio Petracca, ha proposto anche il nome di Antonio Gengaro su cui è stata trovata condivisione e convergenza di tutti i componenti al tavolo ad eccezione di Sinistra italiana che non ha detto di no, ma ha preso un paio di giorni di tempo per un confronto interno.

Il 90% del tavolo ha trovato una convergenza su un candidato. Senza voler fare alcuna fuga in avanti e in attesa delle decisioni di Si, partito di cui conosco la serietà e l’autorevolezza, direi che siamo in dirittura d’arrivo». 

Il parlamentare pentastellato respinge le letture secondo cui la spaccatura interna al Pd che, non a caso, si è presentato al tavolo con due nomi, sarebbe tutt’altro che superata. «Sono abituato a trattare con il Pd - spiega - anche a livello nazionale, negli altri comuni e regioni, e sono cosciente del fatto che quel partito ha correnti ufficiali al suo interno che spesso non sono d’accordo tra di loro. Siamo abituati ai travagli interni del Pd che si ripropongono ogni volta che c’è da trovare convergenza su un candidato. È accaduto per la presidenza del Copasir, per la vigilanza Rai. Quindi ad Avellino non sta succedendo nulla di anomalo. Il Pd ha fatto prima sintesi al suo interno, poi si è presentato al tavolo con due autorevolissimi nomi, Pizza e Gengaro, chiamando di fatto gli alleati alla decisione finale. Il M5s si è espresso a favore del secondo perché, secondo noi, è il candidato più giusto per la coalizione e per Avellino».

A chiarire i motivi dell’astensione momentanea sulla scelta del candidato sindaco, è il coordinatore provinciale di Sinistra italiana Roberto Montefusco: «Tra lo scioglimento dei comuni di Monteforte e Quindici, le dimissioni di Festa, il rinnovo dei vertici Alto Calore in seguito alla misura interdittiva di cui era stato destinatario l’amministratore, è evidente che la città e l’Irpinia vivono un momento drammatico di fronte al quale le forze progressiste hanno il dovere di proporre una soluzione all’altezza della sfida e della necessità di presentare istanze di cambiamento. Temi che abbiamo segnalato al tavolo insieme all’anomalia di un Pd che propone due nomi. Rispetto a questo abbiamo rivendicato il diritto e il dovere di tornare nei nostri organismi dirigenti per una riflessione ulteriore. Faremo la valutazione maggiormente in linea con la nostra storia politica e con le necessità della città». 

Montefusco, interrogato sull’ipotesi di un terzo nome che possa essere meno divisivo e frutto di una convergenza più convinta da parte di tutti gli attori in campo, non si sottrae: «Non escludiamo alcuna opzione. Quando una forza politica si riunisce lascia aperta ogni strada. Il nostro sarà, in ogni caso, un contributo nella direzione della costruzione della coalizione, costruttivo e non di rottura». Se il tavolo di campo largo è, dunque, congelato fino a mercoledì quando si riunirà nuovamente per recepire le decisioni di Sinistra italiana e, dunque, agire di conseguenza, a favore della candidatura di Gengaro si esprimono gli alleati. I coordinatori cittadino e provinciale dei Verdi, Paolo Vegliante e Luigi Tuccia, esprimono attraverso una nota la posizione del partito: «Al fine di contribuire fattivamente al superamento dell’impasse che sta caratterizzando il confronto tra le forze in campo, esprimiamo il nostro pieno sostegno alla candidatura a sindaco di Antonio Gengaro».

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