Centrosinistra, Gengaro a caccia dell’ufficialità della sua candidatura

Gengaro: «Vivo sotto una campana di vetro»

Il tavolo del centrosinistra nella sede del Pd
Il tavolo del centrosinistra nella sede del Pd
di Marco Monetta
Martedì 2 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 20:15
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​​​​​È l’ultimo miglio quello per il centrosinistra avellinese in vista della riunione di domani in programma a via Tagliamento. Smaltita la breve e rigenerante pausa pasquale, sono queste le ore in cui ogni tassello dovrebbe andare al suo posto per definire e rendere finalmente pubblico il nome del candidato sindaco che sfiderà l’amministrazione uscente e il centrodestra per la fascia tricolore. Resta allo stato attuale in pole il nome di Antonio Gengaro, l’ex vicesindaco dell’era Di Nunno ed esponente della minoranza locale espressione della segreteria Schlein.

Un nome consolidato al 90%, così lo ha definito il deputato del Movimento 5 stelle Michele Gubitosa sabato in occasione degli auguri pasquali con militanti e stampa. Da parte del diretto interessato, nessuna conferma e nessuna smentita, complice il “congelamento” delle trattative per le festività pasquali. «Vivo sotto una campana di vetro», dichiara raggiunto telefonicamente, «vedremo se emergeranno notizie. Io ad ogni modo sono sereno», conferma. Sul nome di Gengaro, anzitutto i riferimenti dell’associazione Controvento, i primi a indicare il nome dell’esponente dem al tavolo progressista. A incidere in maniera dirimente sulla candidatura di Gengaro sarà di qui a breve l’espressione di Sinistra Italiana.

Nel corso dell’ultima riunione, il segretario provinciale Roberto Montefusco e l’ex deputato Giancarlo Giordano - ideatore oltre un anno fa dei tavoli tematici relativi alle prospettive del capoluogo su cui poi nel corso dei mesi si è plasmata l’attuale coalizione - hanno avanzato una richiesta di aggiornamento con i riferimenti del partito locali e nazionali. Una scelta compiuta - sottolineano - in un’ottica di salvaguardia dell’alleanza e alla luce della evidente contrapposizione tutta interna al Partito democratico. Che per voce del consigliere regionale Maurizio Petracca nella riunione del venerdì santo - la prima in cui si è entrati effettivamente nel merito della candidatura finale - aveva avanzato al tavolo due nomi in quota dem, appunto quello di Gengaro ma anche quello del segretario provinciale Nello Pizza, a tutela della dirigenza irpina e dei consiglieri democratici a Palazzo di Città.

Per il partito di Nicola Fratoianni, nessuna opzione è al momento esclusa al cospetto dell’«anomalia» dem di indicare i due nomi. A partire della giornata odierna e fino a domani le interlocuzioni nell’ala sinistra verteranno a mettere sul tavolo una soluzione in linea con l’importanza del passaggio elettorale. Ovvero chiudere su Gengaro, rimescolare le carte eventualmente convergendo su Pizza - già candidato sindaco nel 2018 e sconfitto contro Vincenzo Ciampi del M5s -, oppure indicando un terzo nome in grado di superare l’empasse in casa Pd e di raccogliere una convergenza più convinta da parte di tutti gli attori in campo. 

Opzione, quella eventualmente alternativa a Pizza e Gengaro, a cui guarda con attenzione anche Avellino Prende Parte, fuoriuscita dal tavolo: «Non esprimiamo giudizi di merito su un nome piuttosto che un altro - spiega Francesco Iandolo - rispettiamo il lavoro politico svolto faticosamente in queste settimane dalle forze in campo. Al nome che verrà, il compito e il ruolo di fare una sintesi rispetto a quanto emerso nello schieramento, da cui siamo fuori. Qualunque sarà il nome scelto, spiega il capogruppo in Consiglio, il nostro auspicio è che possa spiegare le sue ragioni a chi non c’è o non c’è stato, e a chi riconoscendosi in questo campo sulla base di proposte programmatiche possa pensare di aderire».

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