Brindisi-Turris 1-2, doppio Nicolao e corallini salvi: «Un'impresa»

Il tecnico Menichini: «Grazie a questi ragazzi, grazie a tutti. Torre merita il professionismo e merita di starci bene»

L'esultanza dei corallini nel post gara del Fanuzzi
L'esultanza dei corallini nel post gara del Fanuzzi
di Raffaella Ascione
Sabato 27 Aprile 2024, 22:11 - Ultimo agg. 29 Aprile, 12:27
5 Minuti di Lettura

Una salvezza dal sapore d’impresa. Con una doppietta di Nicolao, ex di turno, la Turris sbanca Brindisi e resta aggrappata con le unghie e con i denti alla serie C: il colpo di testa di Petrucci per il 2-1 pugliese – che arriva proprio allo scadere della prima frazione – fa letteralmente tremare i corallini, che soffrono e tengono poi botta per tutta la seconda frazione di gioco.

Interminabili i cinque minuti di recupero finali, poi spazio solo all’esultanza dei ragazzi di Menichini: un’esultanza che si scioglie in abbracci liberatori. Solo una vittoria, visto il successo interno del Monopoli, avrebbe potuto consentire alla Turris di realizzare l’impresa e così è stato. Ai playout alla fine ci va il Potenza, che si giocherà la salvezza col Monterosi (vittorioso sul Foggia); l’altro playout fra Monopoli (vittoria al Veneziani sul Messina) e Virtus Francavilla.

La gara – Mister Menichini, costretto a rinunciare agli infortunati Contessa e D’Auria ed allo squalificato Saccani, rispolvera il 4-3-3: in difesa torna Esempio fin dal primo minuto; mediana affidata a Franco, Scaccabarozzi e Casarini; in avanti tornano titolari Giannone e Maniero, con De Felice a completare il tridente.

Il vantaggio corallino arriva al 13’ nel segno dell’ex di turno Nicolao, che – sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina – insacca di prima intenzione su sponda di Maniero. La reazione del Brindisi c’è ma è sterile. Micidiale invece la Turris, che al minuto 27 trova il raddoppio, ancora nel segno di Nicolao, stavolta abile ad insaccare su azione insistita di Franco. Velenoso il suo sinistro, che sbatte prima sotto la traversa e poi si insacca. De Felice intercetta e lavora un gran pallone per Maniero, che però – corre il 37’ – conclude abbondantemente fuori dallo specchio. La riapre il Brindisi nell’extra time, un minuto oltre i quattro di recupero inizialmente disposti: un sanguinoso pallone perso a centrocampo innesca l’azione dei padroni di casa, con Petrucci che di testa realizza il 2-1 su traversone dalla destra.

Nella ripresa, subito triplo cambio per il Brindisi: dentro Valenti, Labriola e Bunino a rilevare Galazzini, Monti e Pagliuca. Primo cambio Turris al 5’: tocca a Ricci per Nicolao; quindi – al 14’ – Jallow per Maniero e Siega per Scaccabarozzi. Brivido per i corallini al minuto 23, quando Valenti – con una gran giocata – guadagna l’area e fa tremare il palo alla sinistra di Marcone con una potente conclusione. Intensa, in questa fase, la pressione del Brindisi. Cambi da una parte e dall’altra alla mezz’ora: nel Brindisi Bagatti per Martorelli; nella Turris Pugliese e Nocerino per Giannone e De Felice. Al 40’ cambio forzato per il Brindisi, costretto a sostituire Bonnin (ko a causa di un colpo alla testa) con Gorzelewski. Scorrono i minuti e prendono consistenza le speranze coralline, fino al triplice fischio, dopo cinque – interminabili – minuti di recupero. Fa festa la Turris al Fanuzzi. Senza i propri tifosi, fermati da un divieto di trasferta proprio nella gara più importante.

La gioia di Menichini – «Abbiamo fatto un’impresa. Ricordo nitidamente la contestazione di quando sono arrivato e i confronti coi tifosi di quei giorni: non era facile cementare il gruppo in quella situazione. Dissi subito ai giocatori che non contavano passato e curriculum, ma solo il lavoro che ci aspettava. E per questo va dato un enorme merito ai calciatori, tutti, che hanno creduto in questa impresa. Meriti che vanno poi naturalmente distribuiti fra tutte le componenti: vanno a noi dello staff, alla società, dal presidente al direttore, ed a tutti i tifosi che non ci hanno mai, mai fatto mancare il loro sostegno. Questa salvezza ha del miracoloso, perché in una certa fase nessuno avrebbe puntato su di noi. Io e il mio gruppo invece ci abbiamo sempre creduto. Questa salvezza è per Torre, che merita di stare tra i Pro e di starci bene; è per i tifosi, per la mia famiglia. Tengo poi a citare in particolare il mio secondo, Guido Di Deo, che è una grande persona ed un grande tecnico. Grazie al preparatore atletico Luigi Garofalo, al preparatore dei portieri Emanuele Maggiani, a Lorenzo Salvatore, al match analyst Alex Borriello. Grazie allo staff medico, al fisioterapista Gigi.

Grazie a tutti, dal magazziniere all’ufficio stampa, senza dimenticare nessuno. Siamo tutti felici ed emozionati. E grazie alla stampa, corretta ed equilibrata anche nelle critiche, sempre costruttive e mai distruttive».

Sulla gara: «Nel secondo tempo abbiamo sofferto, ma ci sta. Quel gol ci ha messo press, ma adesso siamo solo felici». Con la salvezza scatta per il tecnico anche il rinnovo automatico sulla panchina corallina: «Adesso stiamo festeggiando. Con calma ci sarà modo e tempo di incontrarsi e parlare. Se credevo in questa salvezza? certo, altrimenti non avrei accettato. Non mi aspettavo il clima di contestazione trovato ma poi i tifosi sono stati eccezionali nel sostenerci».

© RIPRODUZIONE RISERVATA