Il Comune di Avellino cade sulla pista di pattinaggio: «Non erano consentite»

Il Comune di Avellino cade sulla pista di pattinaggio: «Non erano consentite»
Il Natale avellinese finisce sotto accusa. Il caso esplode in...

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Il Natale avellinese finisce sotto accusa. Il caso esplode in commissione Cultura. L'organismo presieduto da Alessandra Iannuzzi, ha condiviso un verbale in cui maggioranza e opposizione accendono i riflettori sullo svolgimento delle attività del villaggio sportivo di Piazza Macello, a pagamento nonostante il patrocinio gratuito offerto dal Comune vincoli bando alla mano l' associazione «Asi sport» a fare tutto gratis. La presidente e i consiglieri Luca Cipriano, Francesca Medugno e Carmine Di Sapio, hanno chiesto un immediato sopralluogo dei vigli urbani. Ma non solo. Davanti all'assessore al ramo, Stefano Luongo, è stata ipotizzata pure l'inesistenza di un idoneo piano per la sicurezza nella gestione degli eventi, non solo a Piazza Macello, ma in tutte le iniziative patrocinate. L'organismo chiede relazioni dettagliate agli assessori competenti ed agli uffici. Come se non bastasse, la commissione ha espresso parere negativo rispetto ad una serie di patrocini, sta-volta con la previsione dell'elargizione di un contributo economico, e sollevato un ulteriore caso tutto da chiarire: in occasione dell'Epifania, è stata organizzata a Villa Amendola una cena privata, con tanto di costo di ingresso. L'iniziativa, denominata «Mi sposi, cena spettacolo aspettando la Befana», sembra mal coniugarsi con la funzione del centro culturale pubblico. Ombre pesanti, insomma, su alcuni dei pilastri della programmazione natalizia. Il caso più clamoroso riguarda il villaggio di Piazza Macello. Dalla celebre pista di pattinaggio sul ghiaccio, ai go-kart, fino alle casette enogastronomiche, la commissione denuncia che le attività sono a pagamento. Invece il bando per la partecipazione dei privati agli eventi natalizi, all'articolo 2, parla di «messa a disposizione di spazi pubblici da parte dell'amministrazione, senza oneri di spesa, solo per eventi ad ingresso gratuito». Di qui la richiesta formale di un intervento dei caschi bianchi. Con la possibilità di sospendere tutto. E poi la sicurezza, posta in commissione da Carmine De Sapio («Ora Avellino»), e recepita dai presenti. L'assunto è che nei villaggi privati non vi sarebbe un piano con figure competenti, in linea con la legge. Parere negativo sull' erogazione di tre contributi, uno a piacere, l'altro da 1.100 euro e il terzo da 5.000, richiesti, rispettivamente, per una mostra sul mare svoltasi a novembre, per una rassegna sullo sbarco sulla luna alla Chiesa del Carmine, e per i servizi di animazione resi da «Mister punch» nel villaggio di Babbo Natale di piazza Kennedy. Poi anche la giunta ha deciso di non approvarli. Per Alessandra Iannuzzi («W la libertà»), «lo svolgimento delle manifestazioni a piazza Macello è in difformità con il bando, mentre sulla sicurezza vanno approfondite le obiezioni del consigliere Di Sapio». «Giusto chiedere una verifica agli assessori dice fermo restando che credo nella buona fede dell' amministrazione. Ma c'è stata un po' di fretta e di mancanza di organizzazione». Durissimo il capogruppo di «MaiPiù» e leader dell' opposizione, Luca Cipriano: «Sono sconcertato per la leggerezza con cui l'amministrazione si muove con i patrocini, a discapito delle più elementari norme di buonsenso e trasparenza amministrativa. Qui siamo di fronte a privati che non rispettano le regole». E fa l'esempio degli stend enogastronomici di Piazza Macello: «Per il Corso, i negozianti del casette hanno dovuto pagare 2.000 euro. Lì invece si può vendere gratis?». L'assessore Luongo risponde che «i patrocini erano proposte di terzi, non dell'amministrazione». «Quanto alla sicurezza, mi risulta che la commissione pubblici spettacoli abbia autorizzato tutti i villaggi». dice - Sul caso Asi, però, vacilla: «Verificheremo tutto e valuteremo il da farsi». E su Villa Amendola si smarca: «Il Comune non ha dato alcun patrocinio, è una richiesta che terzi hanno rivolto agli uffici, dietro pagamento di un canone. Ma non si svolgerebbe nella parte museale». Respinti i patrocini, l'esecutivo ha invece dato il via libera per reclutare i primi funzionari con la procedura del comando. Il sindaco, invece, ha emanato un'ordinanza per vietare i fuochi d'artificio dio Capodanno. Un gesto a tutela dei cittadini e degli animali domestici.
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Il Mattino