Il 118 cambia indirizzo si va al Centro Australia in attesa dell'ex Maffucci

La centrale lascia il Pronto Soccorso

Il 118 cambia indirizzo si va al Centro Australia in attesa dell'ex Maffucci
La Centrale operativa del 118 lascia il pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera Moscati, liberando un po' di spazio in un reparto che ne ha sempre più bisogno. Tra...

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La Centrale operativa del 118 lascia il pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera Moscati, liberando un po' di spazio in un reparto che ne ha sempre più bisogno. Tra un paio di settimane, i telefoni dell'Emergenza territoriale (che smistano le ambulanze sul territorio provinciale) inizieranno a squillare nei locali del vicino Centro di riabilitazione Australia.

Il trasloco, più volte annunciato dopo il passaggio di competenze tra Moscati e Asl di Avellino, è comunque una soluzione temporanea in attesa che siano portati a termine i lavori di riqualificazione dell'ex plesso Maffucci di Contrada Pennini. Ma intanto rappresenta una boccata di ossigeno per il pronto soccorso la cui attività è condizionata, ogni giorno, dal sovraffollamento. Adesso con più spazio a disposizione, potrebbe esserci una riorganizzazione per agevolare il lavoro di medici e infermieri.

Stando al 118, il direttore generale dell'Asl di Avellino Mario Nicola Ferrante, spiega: «Era necessario trovare una nuova destinazione per la Centrale operativa del 118. I locali del Centro di riabilitazione Australia distano solo qualche centinaia di metri dal pronto soccorso, circostanza che consentirà un trasloco piuttosto agevole». Tuttavia, «la sede provvisoria richiede qualche settimana per essere allestita: contiamo di completare il trasferimento entro la metà del prossimo mese». Una soluzione, come detto, provvisoria: «È così», conferma il diggì. «La Centrale operativa del 118 troverà spazio nell'ex plesso Maffucci di Contrada Pennini, dove saranno spostati anche gli uffici di via Degli Imbimbo e altri servizi dell'Asl di Avellino che in questo momento occupano locali che non sono di nostra proprietà».

L'altro giorno il manager ha scelto l'impresa che eseguirà la progettazione della rifunzionalizzazione e dell'adeguamento (impiantistico e tecnologico) dell'ospedale «vecchio. Quindi, nonostante il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, si sia messo di traverso, ritenendo illegittima la cessione dell'immobile (reclamando la proprietà della struttura dismessa), Ferrante ha portato a termine la prima parte della gara di appalto. Resta, adesso, da espletare quella relativa all'impresa edile che effettuerà le opere: a fine novembre è stato nominato il seggio di gara e la commissione esaminatrice (in tutto 7 componenti) con il compito di valutare le offerte pervenute (basa d'asta da 4,2 milioni di euro) da altrettante imprese edili (due di Napoli e una di Roma) pronte, appunto, a effettuare i lavori di riqualificazione.

Il passaggio di consegne, dopo un estenuante tira e molla, c'è stato soltanto a luglio 2021 coi locali ceduti in comodato d'uso gratuito dall'Azienda ospedaliera Moscati all'Asl di Avellino per 50 anni. L'efficacia dell'atto era, però, vincolata al via libera della Regione Campania al progetto di riuso (e all'annesso finanziamento) presentato dall'Asl di Avellino per rendere fruibili gli spazi. Via libera che è arrivato a maggio dell'anno scorso dopo che era stato nominato il Responsabile unico del progetto (Rup) e si era poi proceduto a stilare il bando per la gara di appalto. Come detto, l'intenzione, una volta terminati gli interventi di ristrutturazione, è quella di trasferire nel plesso la Centrale operativa del 118, gli uffici amministrativi di via Degli Imbimbo e tutti quelli adesso dislocati in strutture non di proprietà (come quelle di via Circumvallazione e via Iannaccone).
Di tutt'altro parere il sindaco Festa, che definisce «illegittimo» il comodato in base a un accordo di programma votato in consiglio comunale, secondo il quale l'Azienda Moscati, per ottenere la proprietà dei terreni dove sorge la città ospedaliera (che sono, appunto, del Comune), deve impegnarsi a cedere all'amministrazione sia l'ex dell'ospedale civile di Viale Italia sia l'ex Maffucci».


Tornando all'Asl, ma cambiando argomento, Ferrante ribadisce l'impegno sul Centro per l'autismo di Valle: «Il Comune di Avellino ha confermato che diventerà proprietario del suolo e richiederà l'autorizzazione all'esercizio. Da parte nostra, assicuriamo che faremo il nostro dovere dal punto di vista sanitario».
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Il Mattino