In panne tre bus diretti a Napoli, l'Air finisce sotto accusa

In panne tre bus diretti a Napoli, l'Air finisce sotto accusa
Tre bus dell'Air rotti in una sola mattinata. Erano tutti diretti a Napoli. E un quarto, quello finalmente col motore a posto che recupera i viaggiatori a terra, ha l'aria...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tre bus dell'Air rotti in una sola mattinata. Erano tutti diretti a Napoli. E un quarto, quello finalmente col motore a posto che recupera i viaggiatori a terra, ha l'aria condizionata spenta perché, manco a dirlo, l'impianto non funziona. Esplode la protesta dei pendolari, la maggior parte lavoratori e studenti universitari, che arrivano sudati fradici e con netto ritardo a destinazione. Su Facebook commentano: «Grazie Air per tenerci sempre in allenamento con il saliscendi». O con meno ironia: «Gli stupidi siamo noi che ancora paghiamo l'abbonamento». E addirittura: «Bisogna fare un'azione di forza, non ci possono trattare come le bestie. Cerchiamo di viaggiare tutti senza ticket».


Insomma, contestazione e rabbia da tagliare a fettine. L'incredibile avventura comincia alle 8 di ieri, quando nei pressi del Tribunale si fermano ai box per avaria i primi due pullman entrambi, come detto, diretti a Napoli: uno sarebbe dovuto passare per il Centro direzionale, l'altro via Capodichino. Gli autisti che loro malgrado si ritrovano in panne nello stesso identico punto allertano la centrale operativa di Pianordardine per chiedere immediati rinforzi. Arriva il terzo bus che a stento contiene i due gruppi rimasti a piedi. Il viaggio, però, dura lo spazio di un paio di fermate (quelle di via Colombo e Piazza Cavour), infatti in via Perrottelli, all'altezza del bar Dallas, anche questo alza bandiera bianca. La gente che si riversa in strada stenta a credere a quanto sta loro accadendo: «Un mix - dicono - tra scene di ordinaria follia e uno sketch di Scherzi a parte». L'Azienda di trasporto pubblico, il cui centralino va in tilt per alcuni minuti tempestato di telefonate dai toni non proprio concilianti, invia il quarto mezzo. Questo sì in condizione di varcare il casello di Avellino Ovest e raggiungere Piazza Garibaldi. Peccato che manchi l'aria condizionata quando la temperatura fuori è già sui trenta gradi. Basta, quindi, davvero poco, per mandare in ebollizione una folla già furibonda.

 


Lo sfortunato autista-traghettatore diventa il bersaglio di ingiurie e lamentele. Poi una volta raggiunti banchi e scrivanie i passeggeri si sfogano su Facebook. Sul popolare sociale network s'erano già organizzati mesi fa creando un gruppo pubblico che nel nome, giocando con le parole, non lascia alcuno spazio all'interpretazione: «Air e Cti-Ati: Autodisservizi e trasporchi irpini». Scrive un utente: «Siamo chiamati ogni giorno a fare i conti con ritardi e continui guasti ai pullman. Ieri, ancora una volta, a causa di guasti improvvisi siamo stati costretti a cambiare lungo la tratta che percorriamo quotidianamente». Un post, corredato dalla foto dei mezzi fermi a pochi passi da Piazza d'Armi, ripercorre i fatti: «Record del mondo: due pullman rotti al Tribunale, uno era diretto al Centro direzionale e l'altro per Capodichino, il terzo, ovvero il bis di quello rotto, si rompe al Bar Dallas. Grazie Air per tenerci sempre in allenamento con il saliscendi dai pullman». Gli fanno eco, nei commenti, altri reduci della terribile giornata. Uno ribadisce: «Tre pullman rotti. Ne arriva un quarto dove non funziona l'aria condizionata. Dopo 25 minuti partiamo per Napoli. Gli stupidi conclude - siamo noi che ancora paghiamo l'abbonamento». Un altro con sarcasmo consiglia: «L'unico mezzo sicuro è andare a piedi. Organizziamo un autobus privato». E c'è chi propone, quale estrema ratio, il boicottaggio: «Qua si legge nel commento bisogna fare un'azione di forza, non ci posso trattare come le bestie. Cerchiamo di viaggiare tutti senza biglietto e senza abbonamento». Ma i problemi sono anche di altra natura. La gente lamenta «sediolini devastati» e «sporchissimi dove fa un certo effetto sedersi». Quando c'è il posto. Infatti, «spesso affrontiamo l'intero tragitto per Napoli in piedi, accalcati l'uno sull'altro». Altra questione che genera malcontento è lo spostamento di una quindicina di fermate nel mini terminal allestito in via Fariello: «Fino ad oggi denunciano sempre tramite Facebook l'Air si è solo preoccupata di realizzare uno spartitraffico per regolare la circolazione dei pullman, ma l'area è di fatto abbandonata, mancano anche i servizi igienici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino