«Isochimica, tutti gli ex operai potranno avere la pensione»

«Isochimica, tutti gli ex operai potranno avere la pensione»
Cento milioni di euro per mandare in pensione, entro il 2028, tutti i lavoratori colpiti da malattie da amianto come gli ex operai Isochimica. L'emendamento inserito nel...

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Cento milioni di euro per mandare in pensione, entro il 2028, tutti i lavoratori colpiti da malattie da amianto come gli ex operai Isochimica. L'emendamento inserito nel Decreto Crescita, individuati i fondi necessari, stabilisce l'inabilità al lavoro al 100% per chi risulta affetto da patologie asbesto correlate. Una vittoria, per gli ex scoibentatori di Borgo Ferrovia, che porta la firma di Maria Pallini. La capogruppo del M5S in commissione lavoro alla Camera presenta insieme ad una folta rappresentanza di ex operai Isochimica i contenuti dell'emendamento, in sostanza una modifica alla Legge di Bilancio 2016 del Governo Renzi. «L'emendamento prevede l'inabilità al lavoro al 100% per tutti coloro che hanno lavorato a contatto con l'amianto e che oggi soffrono di patologie asbesto correlate.


Il percorso portato avanti per un anno insieme agli operai mi ha permesso, prima con una risoluzione alla Legge di Bilancio presentata in Commissione Lavoro poi con questo emendamento al Decreto Crescita, di raggiungere un obiettivo storico per la città. Gli avellinesi non devono mai dimenticare che negli anni '80 ci sono stati lavoratori giovanissimi che, inconsci del pericolo che stavano correndo, a mani nude hanno bonificato le carrozze ferroviarie dello Stato italiano». Un percorso non semplice, soprattutto per quanto riguarda il reperimento delle coperture economiche necessarie: 7,7 milioni per il 2019, 13,1 per il 2020, 12,6 per il 2021, 12,3 per il 2022, 11,7 per il 2023, 11,1 per l'anno 2024, 10 per il 2025, 9,2 per il 2026, 8,5 milioni per il 2027 e 7,5 per il 2028. Un emendamento che, in attesa dell'ultimo step del Decreto Crescita previsto per il 28 giugno al Senato, riguarda tutti i lavoratori colpiti da malattie da amianto e permetterà, ai circa 40 ex operai Isochimica rimasti fuori dai precedenti provvedimenti, di accedere alla pensione anticipata. Non solo. Anche quanti hanno avuto problemi a vedersi riconoscere presso le sedi Inps il ricongiungimento contributivo previsto in passato, ora, stando a quanto sostiene la deputata M5S, potranno ripresentare domanda per inabilità al lavoro. «Vigileremo sulla corretta interpretazione di tutti i decreti attuativi del Decreto Crescita, compreso chiaramente quello che riguarda i lavoratori Isochimica- assicura Pallini- dopo l'approvazione definitiva del testo integrale al Senato, entro un massimo di due mesi da quella data dovrebbero essere approvati i decreti attuativi. Quindi si potranno presentare le domande».

 

Pallini non si sottrae ad un commento sull'unità della deputazione pentastellata irpina, visto il susseguirsi nei giorni scorsi di rivendicazioni dell'emendamento. «Ognuno è libero di pensare quello che vuole, le frivolezze non mi interessano- risponde- ho solo presentato il lavoro lungo un anno che io personalmente, a nome del Movimento cinque stelle, ho portato avanti insieme ai lavoratori e al Governo». Una vertenza che però non è finita perché, spiega l'ex operaio Antonio Olivieri «dovremo mantenere alta l'attenzione affinchè non accada di nuovo che le sedi Inps territoriali rigettino le istanze tradendo lo spirito della legge. All'onorevole Pallini il merito di averci ascoltato e aver compreso che è meglio modificare e migliorare una legge esistente, che perdere tempo a farne una nuova». Un lavoro, quello per ottenere il diritto al prepensionamento, che parte da lontano come ricorda Carlo Sessa: «Dinalmente dopo tanti anni di lotta si chiude il cerchio sui prepensionamenti grazie a due parlamentari irpini, Luigi Famiglietti del Pd prima e Maria Pallini del M5S poi. Gli unici che ci hanno ascoltato realmente in tanti anni. Siamo soddisfatti perché per ben due volte, con due Governi diversi, siamo riusciti a far cambiare la legge italiana proponendo noi stessi gli emendamenti necessari». Solo uno degli aspetti del dramma Isochimica che, a quanto pare, si avvia a conclusione. «Questa è una storia unica in Italia ci sono già 27 colleghi morti, altri due sono in gravi condizioni, oltre 180 di noi sono malati».
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Il Mattino