La rete «mista» del turismo Palazzo Caracciolo punta su «Destinazione Irpinia»

La nuova politica culturale e turistica in Irpinia

Il convegno sul turismo all'auditorium Guido Dorso di Avellino
«Destinazione Irpinia» alza il sipario nell'auditorium dell'Its Guido Dorso di Avellino, presentando quello che sarà il nuovo asse di politica culturale...

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«Destinazione Irpinia» alza il sipario nell'auditorium dell'Its Guido Dorso di Avellino, presentando quello che sarà il nuovo asse di politica culturale e turistica del territorio che la Verde intende intraprendere.


In cabina di regia, l'ente Provincia ed il suo braccio operativo, la Fondazione Sistema Irpinia, che rientrerà in una programmazione più ampia ma nel contempo anche più dettagliata, in grado di spalancare le porte di una globalizzazione cui non si può più prescindere in tema di turismo, che è Rete Destinazione Sud, passepartout prezioso, chiave di collegamento indispensabile per diventare protagonisti.

Come spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane ai numerosi attori pubblici (i sindaci), privati (imprenditori) e numerose associazioni presenti in sala. «Per un'effettiva promozione, partendo da quella culturale e territoriale precisa subito occorre far gruppo, cosa che non sempre accade. Ecco perché oggi cominciamo questo nuovo percorso cui stiamo lavorando da tempo, con gli amministratori dei territori e con gli operatori privati, in quanto, non avendo la Provincia competenze in campo turistico, e perché le linee guida le detta la Regione, lo farà la Fondazione. Servirà oltre che una progettualità, anche un impegno economico che la sola Provincia non può assicurare, ed ecco che allora, come spiegato nell'ultimo consiglio provinciale, emerge la necessità che ci affianchino anche i privati, non solo con contributi di ordine economico, ma anche di idee. Ci stiamo provando in un percorso di formazione che accompagna i 50 ragazzi impegnati nei 27 hub dislocati nella provincia, riversando in loro aspettative che vanno riconosciute per l'impegno che stanno profondendo. Immaginiamo di portare fuori dai confini provinciali e regionali, l'idea Irpinia per i valori e le potenzialità che possiede, ma manca la sinergia, fare rete e questo è il momento per farlo insieme; a Milano abbiamo presentato il progetto Destinazione Irpina e dal 16 al 18 marzo saremo alla BMT di Napoli, con sindaci, Pro Loco, associazioni e privati: una grande vetrina con l'obiettivo di far conoscere della nostra provincia, bellezza culturale e paesaggistica, enogastronomica».


«Occorre sinergia, gioco di squadra - esordisce poi Sabino Basso, neo presidente di Fondazione Sistema Irpinia, subentrato alla compianta Maria Gabriella De Matteis - Mi sono dato un tempo, 2023-24: se non arriverò a fare qualcosa di concreto, vorrà dire che non sono la persona adatta. Abbiamo messo mano ad serie di azioni propedeutiche nello statuto, quali l'ingresso dei privati; la possibilità di utilizzare lo 0,5 per mille; donazione alla Fondazione. Sto partendo per New York per presentare con il Consorzio di Tutela dei nostri vini, l'Irpinia, far capire, sembra strano ma è vero, dov'è il "villaggio Irpinia" perché questo brand deve prendere peso specifico, solo così saremo conosciuti in Italia e nel mondo. Proietteremo un video, "Irpinia Travel Experience", primo degli eventi che continueranno con la presenza della Fondazione alla BMT di Napoli, e ancora al Vinitaly con uno stand nostro che racconterà la storia enologica di questa provincia, nel 1860, la seconda a livello europeo per il vino. Oggi facciamo altissima qualità, spesso però non rapportata al territorio e poco comunicata; ho organizzato una enimaratona a fine maggio su Taurasi; saremo al Giro d'Italia. L'obiettivo? Far rimanere una o due notti i partecipanti. Sono fermamente convinto che questa provincia ha caratteristiche nascoste, rispetto a chi ha ben poco, ma forse non siamo convinti di averle. Serve spazzar via le puzze sotto al naso, svegliare le imprese, essere più accoglienti: serve fare un unico blend. Utile anche a tamponare un dramma sociale: trattenere i giovani che vogliono emigrare. Mi sento sotto esame, pronto ad essere, spero, promosso, ma parleranno i fatti».
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Il Mattino