Avellino: a viale Italia rubano anche le rose dalle aiuole

La denuncia dei giardinieri comunali

Le aiuole lungo la strada della Bonatti ad Avellino
Palazzo di Città prova a investire sul verde urbano (anche attraverso l'assunzione di otto giardinieri specializzati), ma deve fare i conti con i ladri di rose e con i...

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Palazzo di Città prova a investire sul verde urbano (anche attraverso l'assunzione di otto giardinieri specializzati), ma deve fare i conti con i ladri di rose e con i deturpatori delle aiuole pubbliche. E così mentre la città prova a sbocciare e a farsi bella, è costretta a subire l'incivile azione di persone prive di qualsiasi senso civico. La corsa a rubare le piantine da fiore stagionali, particolarmente nei momenti dei trapianti, quando le stesse non hanno ancora radicato e sono facilmente riutilizzabili, parte dalla zona alta di viale Italia nei pressi della scuola enologica "De Sanctis". A denunciare i furti sono gli stessi giardinieri del Comune. «Il giorno dopo aver fatto gli impianti a viale Italia sono già spariti due germogli» denunciano Antonio e Daniele, due degli otto vivaisti qualificati assunti a piazza Del Popolo. E così piante che hanno anche un costo per Palazzo di Città, al quale si aggiunge quello del lavoro di manutenzione, finiscono per abbellire i balconi dei palazzi e i giardini privati.

I due operai con decennale esperienza alle spalle, in questi giorni, armati di zappa e rastrello, sono intenti a far rifiorire il roseto delle aiuole lungo la strada della Bonatti, a ridosso della Città Ospedaliera. Un lavoro minuzioso e quasi chirurgico di pulizia dalle erbe infestanti, di solcatura e di irrigazione. Ma anche qui devono fare i conti con i raid vandalici. I danneggiatori, in questo caso, sono ragazzini ubriachi che di notte utilizzano la lunga arteria stradale a mo' di rally per esibizioni di velocità che inevitabilmente si concludono impattando contro le fioriere e i roseti. «È una vera e propria strage di rose, questi vandali ci passano sopra con le ruote delle auto e dei motorini», denuncia Antonio. Pensare che, per chi li ha visti all'opera, i due giardinieri coltivano davvero il roseto con tanto amore, impegno e passione. «Per noi queste rose sono come delle bambine: vanno coltivate con amore altrimenti appassiscono e muoiono», confessa Daniele. «L'amministrazione comunale ha investito tanto sul verde pubblico - aggiungono in coro -. Noi stessi ci dedichiamo anima e corpo a questo lavoro perché vogliamo dimostrare il nostro valore, ma ci scoraggia non ricevere alcun segnale dalla città».

Particolarmente rammaricato Antonio: «Da cittadino avellinese - dice -, noto che negli ultimi vent'anni la città è molto peggiorata: non c'è più il rispetto e la legalità di una volta». Al netto di raid e furti, la cura delle aiuole cittadine prosegue: «Cerchiamo di proteggere questo patrimonio in attesa che fiorisca in tutta la sua bellezza. Le rose - spiega Daniele - cresceranno comprendendo l'intera aiuola e sarà un biglietto da visita bello e colorato per la città. Per quanto riguarda invece le piante rubate o distrutte, dobbiamo aspettare la stagione giusta per poterle rimpiazzare».

Alla lista dei danni si aggiunge anche il comportamento di chi lascia i cani liberi di correre sui fiori o di utilizzare le aiuole come toilette. «Anche qui manca totalmente il senso civico. I padroni dei cani dovrebbero almeno pulire le aiuole dalle deiezioni - tuona Antonio -. Tutta la città è così: un immenso gabinetto per i cani». Il giardiniere ricorda che è in vigore un'ordinanza dell'amministrazione comunale sulla corretta conduzione degli animali domestici che tuttavia «non viene fatta rispettare. Le deiezioni solide, come previsto dall'ordinanza, vanno raccolte e depositate nelle apposite dog toilette. Sembra quasi che lo facciano a posta» conclude rammaricato. 

 

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Il Mattino