Avellino: a viale Italia rubano anche le rose dalle aiuole

La denuncia dei giardinieri comunali

Le aiuole lungo la strada della Bonatti ad Avellino
Le aiuole lungo la strada della Bonatti ad Avellino
di Renato Spiniello
Lunedì 11 Settembre 2023, 09:36
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Palazzo di Città prova a investire sul verde urbano (anche attraverso l'assunzione di otto giardinieri specializzati), ma deve fare i conti con i ladri di rose e con i deturpatori delle aiuole pubbliche. E così mentre la città prova a sbocciare e a farsi bella, è costretta a subire l'incivile azione di persone prive di qualsiasi senso civico. La corsa a rubare le piantine da fiore stagionali, particolarmente nei momenti dei trapianti, quando le stesse non hanno ancora radicato e sono facilmente riutilizzabili, parte dalla zona alta di viale Italia nei pressi della scuola enologica "De Sanctis". A denunciare i furti sono gli stessi giardinieri del Comune. «Il giorno dopo aver fatto gli impianti a viale Italia sono già spariti due germogli» denunciano Antonio e Daniele, due degli otto vivaisti qualificati assunti a piazza Del Popolo. E così piante che hanno anche un costo per Palazzo di Città, al quale si aggiunge quello del lavoro di manutenzione, finiscono per abbellire i balconi dei palazzi e i giardini privati.

I due operai con decennale esperienza alle spalle, in questi giorni, armati di zappa e rastrello, sono intenti a far rifiorire il roseto delle aiuole lungo la strada della Bonatti, a ridosso della Città Ospedaliera. Un lavoro minuzioso e quasi chirurgico di pulizia dalle erbe infestanti, di solcatura e di irrigazione. Ma anche qui devono fare i conti con i raid vandalici. I danneggiatori, in questo caso, sono ragazzini ubriachi che di notte utilizzano la lunga arteria stradale a mo' di rally per esibizioni di velocità che inevitabilmente si concludono impattando contro le fioriere e i roseti. «È una vera e propria strage di rose, questi vandali ci passano sopra con le ruote delle auto e dei motorini», denuncia Antonio.

Pensare che, per chi li ha visti all'opera, i due giardinieri coltivano davvero il roseto con tanto amore, impegno e passione. «Per noi queste rose sono come delle bambine: vanno coltivate con amore altrimenti appassiscono e muoiono», confessa Daniele. «L'amministrazione comunale ha investito tanto sul verde pubblico - aggiungono in coro -. Noi stessi ci dedichiamo anima e corpo a questo lavoro perché vogliamo dimostrare il nostro valore, ma ci scoraggia non ricevere alcun segnale dalla città».

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Particolarmente rammaricato Antonio: «Da cittadino avellinese - dice -, noto che negli ultimi vent'anni la città è molto peggiorata: non c'è più il rispetto e la legalità di una volta». Al netto di raid e furti, la cura delle aiuole cittadine prosegue: «Cerchiamo di proteggere questo patrimonio in attesa che fiorisca in tutta la sua bellezza. Le rose - spiega Daniele - cresceranno comprendendo l'intera aiuola e sarà un biglietto da visita bello e colorato per la città. Per quanto riguarda invece le piante rubate o distrutte, dobbiamo aspettare la stagione giusta per poterle rimpiazzare».

Alla lista dei danni si aggiunge anche il comportamento di chi lascia i cani liberi di correre sui fiori o di utilizzare le aiuole come toilette. «Anche qui manca totalmente il senso civico. I padroni dei cani dovrebbero almeno pulire le aiuole dalle deiezioni - tuona Antonio -. Tutta la città è così: un immenso gabinetto per i cani». Il giardiniere ricorda che è in vigore un'ordinanza dell'amministrazione comunale sulla corretta conduzione degli animali domestici che tuttavia «non viene fatta rispettare. Le deiezioni solide, come previsto dall'ordinanza, vanno raccolte e depositate nelle apposite dog toilette. Sembra quasi che lo facciano a posta» conclude rammaricato. 

 

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