Sono passati solo pochi giorni dalla fine dei lavori di riqualificazione della grande aiuola centrale di piazza Carlo III, un intervento realizzato sotto supervisione della IV Municipalità dai volontari dell'associazione 100x100 Naples, e già incivili a bordo di scooter e senza fissa dimora hanno fatto la loro ricomparsa.
A denunciarlo è il comitato Carlo III-Ponti Rossi che ha chiesto a gran forza l'istituzione di un servizio di videosorveglianza o, in alternativa, la delimitazione della piazza con paletti per scongiurare le continue invasioni di moto e scooter nel bel mezzo delle aiuole. Fenomeno, quello degli scooter selvaggi, che non interessa la sola piazza intitolata al sovrano Borbonico, ma che è tipico di tutte le grandi piazze - ad esclusione, per ovvie ragioni, di piazza Plebiscito, del centro storico.
Anche la presenza di gruppi di clochard che bivaccano nel centro della piazza, al riparo degli alberi, è tipico di piazza Carlo III. Una situazione più volte denunciata negli scorsi anni e che non pochi grattacapi ha causato a causa di una apparente impossibilità a trovare soluzioni stabili. E nonostante i volontari si siano fortemente impegnati per abbellire nuovamente la piazza dopo anni di degrado, tra i rami degli alberi ricominciano a comparire i famigerati "sacchetti" che rappresentano il guardaroba dei clochard. Una situazione che fa a cazzotti con le bellissime piante - circa 1000 - messe a dimora negli scorsi giorni e finanziate esclusivamente con una raccolta fondi tra volontari.
«Purtroppo, anche i volontari dell'associazione 100x100 Naples - afferma Antonio Provitera del comitato Carlo III-Ponti Rossi - hanno dovuto allontanare persone che accumulano ogni giorno, anche durante i lavori, bustoni di spazzatura sotto le piante. Dopo l'intervento che ha restituito il decoro a piazza Carlo III ci aspettiamo che, chi di dovere, pagato dalle nostre tasse, si preoccupi di controllare che avvenga la pulizia "quotidiana" perché, purtroppo, dopo poche ore è già iniziata la fase di abbandono. I dirigenti istituzionali - continua Provitera - adesso più che mai, devono attivarsi per trattare Piazza Carlo III alla pari delle altre piazze importanti di Napoli. Bisogna intervenire adesso, non c'è più tempo».
Il lavoro per la riqualificazione di una delle piazze più importanti della città è stato realizzato grazie ad una sinergia a 360 gradi che non ha riguardato, ovviamente, la sola messa a dimora delle piantine.
Collaborazione che non può essere vanificata, e i residenti lo hanno denunciato a gran voce, da gruppi di incivili che rischiano di mandare all'aria settimane di lavori. Interventi che hanno riabbellito una piazza che negli scorsi anni si contraddistingueva solo per la presenza di una piazza di spaccio e, di notte, di un accampamento di senzatetto. Un primo passo è stato fatto: ora spetta alle istituzioni dimostrare di avere il polso della situazione e di essere in grado di arginare i comportamenti incivili di una minoranza, purtroppo, molto poco silenziosa.