OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Se c'è qualcuno che ha visto o sa qualcosa si faccia avanti per chiarire come sono andati i fatti. Vogliamo la verità sulla morte di Giovanni Pelosi». È l'appello che lancia la famiglia del 48enne di Serino rinvenuto agonizzante nove giorni fa in un vicolo della frazione Ferrari. L'invito alla collaborazione arriva per il tramite del legale di fiducia, Claudio Ricciardelli. «Si faccia avanti qualcuno che possa avere qualche notizia, che sia a conoscenza dei fatti riprende l'avvocato Qualcuno che dia indicazioni all'autorità inquirente, ma soprattutto per dare giustizia a una famiglia che ha perso un padre e un marito», dice Ricciardelli che attende gli sviluppi delle indagini, confidando nel lavoro della Procura di Avellino. Dopodomani si svolgerà l'interrogatorio dell'unico indagato per l'omicidio del 48enne, davanti al pm Cecilia Annecchini. Ottavio Pelosi, il 62enne di Ferrari che ha anche rapporti di parentela con la vittima, attraverso il suo avvocato, Michela Pelosi, ha chiesto di essere ascoltato nuovamente per fornire la sua versione e per chiarire di essere estraneo ai fatti. Potrebbe anche fornire elementi utili alle investigazioni.
L'aggressione di cui sarebbe rimasto vittima Giovanni Pelosi è avvenuta a pochi passi dall'abitazione del 62enne. È stato lo stesso indagato a riferire agli investigatori di aver ospitato la vittima a casa fino alle 23,30. Dopo quell'ora sostiene di non saperne più nulla. Giovanni Pelosi ha trascorso la serata, quindi, nell'abitazione del 62enne. C'è poi un buco di quattro ore, durante le quali si è verificata l'aggressione che sarebbe opera di più persone.
Il Mattino