Rabbia a via Tagliamento l'accordo su Rosetta cancellato dalla Schlein

Rosetta D'Amelio
Nessuna doccia fredda a via Tagliamento per il commissariamento del Pd Campania, ma rammarico per l'occasione persa di vedere un dirigente irpino al vertice del partito...

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Nessuna doccia fredda a via Tagliamento per il commissariamento del Pd Campania, ma rammarico per l'occasione persa di vedere un dirigente irpino al vertice del partito regionale. La decisione assunta dal Nazareno, infatti, era ormai considerata scontata, anche se c'era ancora chi sperava in una mediazione in extremis.


L'accordo unitario costruito alla vigilia delle primarie, attorno al nome della delegata alle Pari opportunità di Palazzo Santa Lucia, Rosetta D'Amelio, non è bastato. Le anomalie registrate tra Caserta e Napoli, prima con il tesseramento e poi durante le consultazioni per la scelta del segretario nazionale, hanno suggerito l'intervento diretto di Roma, con la nomina di un reggente, un nome di peso come il parlamentare Antonio Misiani. La decisione ha comunque suscitato malumori, soprattutto tra una parte dei moderati dem, vicini al governatore De Luca, e tra gli esponenti dell'area riformista, che fanno riferimento a D'Amelio, che sperano in una reggenza breve, che punti alla valorizzazione del lavoro svolto dalla rappresentante irpina.
La diretta interessata, dal canto suo, preferisce non commentare l'accaduto, restando in attesa di eventuali segnali dal partito.


Il responsabile provinciale Enti locali del Pd, Vanni Chieffo, prova a gettare acqua sul fuoco: «Dopo ciò che è successo tra Caserta e Napoli, c'era da aspettarselo. Non mi sembra che vi sia la volontà di alimentare scontri o delegittimare qualcuno. Pensare che si tratti di una mossa contro il governatore De Luca è davvero azzardato. Siamo a 3 anni dalla scadenza elettorale. C'è tutto il tempo per far maturare soluzioni idonee».
Ed ancora: «E' del tutto fisiologico che, dopo la sua elezione, la nuova segretaria nazionale del Pd consolidi un gruppo dirigente di fiducia, voglia approfondire il contesto campano e vederci chiaro. Secondo me De Luca lo ha compreso. Per questo motivo ha evitato di intervenire».
Anche se Chieffo ha sostenuto Bonaccini alle primarie, è fiducioso sulle prospettive: «Dobbiamo comprendere come intende muoversi il commissario e valutarlo sui risultati. Schlein sta cercando di dare una ventata di novità, come aveva annunciato».

L'ex presidente dell'Alto Calore, Lello De Stefano, esponente della mozione Schlein, intanto, prova a chiarire la situazione: «Misiani è la persona giusta per aiutare il Pd Campania a riprendere un cammino con tranquillità e rigore. Non sarà un'impresa facile, come ho già avuto modo di dire al neocommissario, ma sicuramente riuscirà a portare a termine il compito affidatogli».
Non manca quindi un auspicio per il futuro: «Insieme sarà possibile costruire una bella pagina di politica per il Pd regionale. Occorre concordia da parte di tutti. La Campania è un territorio strategico per il Paese e ha un ruolo fondamentale negli equilibri generali, soprattutto per contrastare il disegno della destra contro il Mezzogiorno. C'è bisogno del contributo del sindaco di Napoli e del presidente della giunta regionale. Serve un progetto credibile del Pd e del centrosinistra, coinvolgendo la società civile progressista».

Il vicesindaco di Lioni, Mimma Gallo, esponente dell'area riformista guidata da D'Amelio, però, non nasconde la delusione: «Optare per il commissariamento è stato un errore. Si rischia di vanificare il percorso costruito con pazienza. La scelta di D'Amelio non era casuale. Parliamo di una rappresentante delle istituzioni, che si è sempre caratterizzata per equilibrio ed autonomia e non ha mai messo in discussione la propria appartenenza al Pd».


La speranza che il nome di D'Amelio possa essere ripescato, non è svanita: «Sarebbe la prima segretaria dem donna e delle aree interne, un territorio che ha bisogno di riscatto. La sua storia politica si è caraterizzata per l'impegno sociale. Tutto ciò non può essere ignorato. Ci aspettiamo quindi un commissariamento breve». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino