San Tommaso, imbrattata la saracinesca del circolo dem

San Tommaso, imbrattata la saracinesca del circolo dem
Risveglio inquietante per gli iscritti al circolo Pd «Libertà è Partecipazione». Nella notte tra il 15 e 16 agosto, ignoti hanno imbrattato la...

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Risveglio inquietante per gli iscritti al circolo Pd «Libertà è Partecipazione». Nella notte tra il 15 e 16 agosto, ignoti hanno imbrattato la saracinesca della sede dem di San Tommaso con una scritta offensiva.


«Merde», questo l'inequivocabile insulto lasciata con uno spray nero dinanzi all'ingresso della sezione del popoloso quartiere, accompagnata da un cerchio contenente una «P» e una x. Un simbolo che però, almeno a prima vista, non sembra appartenere a nessun gruppo politico organizzato. Un episodio su cui indagano gli uomini della Digos. A richiederne l'intervento il segretario del circolo, l'ex consigliere comunale Franco Russo. «Mi ha avvertito un amico. Inizialmente credevo si trattasse di uno scherzo perché in dieci anni di attività della sezione di San Tommaso, l'unica forse realmente viva in città, non abbiamo mai avuto problemi del genere», dice Russo che in giornata formalizzerà la denuncia contro ignoti. «Voglio pensare che si sia tratto di una bravata, ma temo invece che quanto accaduto possa essere collegato al clima di odio ormai diffuso, sia a livello locale che nazionale, nei confronti dei partiti e del Pd in particolare che ormai non è più nel cuore delle persone».

Primo dei non eletti in consiglio comunale, Russo esclude che l'intimidazione possa essere legata alla sua professione di medico. «Anche quando abbiamo portato avanti le nostre battaglie non siamo mai andati oltre la normale e democratica dialettica politica. Teniamo aperta la nostra sede - aggiunge - facendo sacrifici enormi, anche di tipo economico. Qualcuno mi ha consigliato di far cancellare subito la scritta, ma non lo farò. Non ci lasceremo intimidire da nessuno, ma al tempo stesso chiediamo a tutti di mantenere sempre i toni del dibattito nei confini del confronto democratico». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino