OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un giallo in piena regola la morte del 48enne di Serino, Giovanni Pelosi. I funerali erano stati già stabiliti con tanto di manifesti in paese. Ma poi le esequie sono state sospese, perché sulle cause del decesso non ci sono certezze. Non si esclude che l'uomo possa essere spirato per le conseguenze di una violenta aggressione o per una caduta avvenuta non lontano dalla sua abitazione. Era stato trovato riverso a terra alle 3,30 di ieri notte, ben oltre l'orario consentito dal coprifuoco. Giovanni Pelosi, 48 anni, ha perso la vita poco dopo il ricovero al pronto soccorso dell'ospedale Moscati di Avellino, dove era arrivato a bordo di un'ambulanza del 118 nella notte tra domenica e ieri. Aveva una profonda ferita alla testa. La Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta. Sarà disposta l'autopsia sul cadavere dell'uomo per accertare le cause della morte. Il 48enne pare che presentasse altre lesioni sul corpo, oltre al taglio al capo. Ciò porterebbe a ipotizzare a un'aggressione da parte di una o più persone. Qualcuno con cui Pelosi si sarebbe incontrato e scontrato.
Si valuta anche l'ipotesi della caduta, forse a causa di condizioni psico-fisiche alterate per l'assunzione di alcol. Le certezze arriveranno solo a seguito degli esami tossicologici e dell'autopsia. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Solofra, guidati dal capitano Gianfranco Iannelli, che hanno raccolto diversi elementi per redigere un'informativa completa per la Procura.
Una verità che vogliono anche i familiari di Giovanni Pelosi, distrutti da questo lutto. Hanno ricevuto la solidarietà e la vicinanza della comunità. Se l'esame autoptico dovesse confermare la pista dell'aggressione, le indagini si indirizzerebbero verso l'omicidio. Da fare luce anche sulla presenza dell'uomo in piena notte nella frazione serinese, in un orario non consentito dalle norme per evitare la diffusione del contagio da Covid. I militari della Compagnia di Solofra stanno lavorando anche a questi aspetti. Il 48enne lascia moglie e tre figli minorenni. Pelosi, mesi addietro, si era reso protagonista di una rocambolesca fuga proprio dal pronto soccorso dell'ospedale di Avellino. Qui, era arrivato in seguito a un incidente stradale avvenuto in via Terminio a Serino. Era gennaio quando si schiantò frontalmente contro una Ford Ka, condotta da una cinquantenne del posto. Nel sinistro la donna rimase gravemente ferita. Rimediò, tra l'altro, la frattura di una gamba. Lo stesso 48enne fu costretto al trasferimento nel nosocomio di contrada Amoretta per accertamenti. Ma mentre si trovava su una barella in attesa di essere sottoposto agli esami diagnostici, riuscì ad eludere la sorveglianza del personale dell'ospedale e si diede alla fuga. Fu rintracciato qualche ora più tardi dai carabinieri. A Giovanni Pelosi, in seguito a quell'incidente, venne ritirata la patente. Non solo. Fu anche denunciato perché si era messo al volante con un tasso alcolemico superiore al consentito. I veicoli vennero sequestrati dai carabinieri che intervennero sul posto. Ieri l'ultimo capitolo della sua esistenza sulla quale bisogna fare chiarezza.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino