Ucraina, il legame di Kuleba con Atripalda: accolto in Irpinia post-Chernobyl

Ucraina, il legame di Kuleba con Atripalda: accolto in Irpinia post-Chernobyl
«Quando la guerra sarà finita, il mio primo viaggio all'estero sarà in Italia, ad Atripalda, per incontrare quella che considero la mia...

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«Quando la guerra sarà finita, il mio primo viaggio all'estero sarà in Italia, ad Atripalda, per incontrare quella che considero la mia famiglia.» Dmytro Kuleba, ministro degli esteri dell'Ucraina, intervistato dal Tg1, ha raccontato una fase difficile della sua vita quando, poco più che ragazzino, venne ospitato da una famiglia del comune alle porte di Avellino dopo il disastro della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986.

Kuleba, che allora aveva cinque anni e viveva a Sumy, città poco distante da Chernobyl, come molti altri bambini e famiglie, vennero evacuati per preservarli dalle radiazioni. Nel 1994, all'età di tredici anni, il suo arrivo in Irpinia, ospite di una famiglia di Atripalda con la quale ha mantenuto un legame profondo. «Considero queste persone -ha detto Kuleba- come la mia stessa famiglia e ho ricordi che non si cancelleranno.»

Kuleba ha ricordato «le serate insieme davanti alla tv tifando Italia e Roberto Baggio ai mondiali di calcio e la pizza margherita che consumavano in pizzeria.»«È questa la vita a cui vogliamo tornare -ha concluso il ministro-, dopo aver messo fine alla guerra e averla vinta. Il mio primo viaggio privato sarà proprio in Italia, per riabbracciare la mia famiglia di Atripalda».

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Il Mattino