Università nel municipio ad Avellino: sarà corsa contro il tempo

Primo sopralluogo a Piazza del Popolo

Università nel municipio ad Avellino: sarà corsa contro il tempo
Il polo universitario di Piazza del Popolo scalda i motori in attesa che si definisca il risiko di spostamenti per la delocalizzazione degli uffici comunali. ...

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Il polo universitario di Piazza del Popolo scalda i motori in attesa che si definisca il risiko di spostamenti per la delocalizzazione degli uffici comunali.


Il cronoprogramma dei lavori per trasformare l'attuale municipio in sede universitaria sarà comunicato all'ente dall'Ateneo di Salerno.

Dopo la conferenza stampa prenatalizia in cui il sindaco Gianluca Festa, affiancato dal rettore dell'Università, Vincenzo Loia, ha annunciato l'avvio di corsi di laurea in ingegneria civile ed elettronica e informatica a partire da settembre, i tecnici dell'ateneo hanno effettuato un primo sopralluogo all'interno della futura sede.

Ingegneri e architetti dell'ateneo salernitano, accompagnati dalla dirigente del settore patrimonio, l'architetto Filomena Smiraglia, hanno visionato il piano terra e il primo piano di Palazzo di Città, le prime due porzioni di edificio che saranno date in comodato d'uso all'Università, a cui spetteranno gli oneri di adeguamento e manutenzione ordinaria.

Una prima verifica dello stato dei luoghi propedeutica all'elaborazione di un progetto definitivo di trasformazione degli spazi in aule e laboratori in cui vivranno docenti e studenti e dove troveranno spazio anche gli uffici amministrativi di facoltà. Lavori che non dovrebbero richiedere molto tempo, salvo imprevisti, e che dovrebbero terminare in tempo per l'avvio dell'anno accademico previsto a settembre prossimo. D'altronde per ampliare gli spazi del primo piano del Comune, attualmente sede degli uffici di sindaco, segreteria generale e protocollo, basterà rimuovere i pannelli divisori che delimitano i singoli ambienti.

A comunicare il cronoprogramma degli interventi, in altre parole la data di «sfratto» degli uffici comunali, sarà l'Università. Una comunicazione definitiva che, probabilmente, arriverà entro marzo. Se dopo la firma del protocollo d'intesa l'Università si muove spedita per dare vita alla sua sede avellinese, non può dirsi lo stesso sul fronte dell'amministrazione comunale che rischia di ritrovarsi in mezzo alla strada. Il risiko di spostamenti che prevede il trasferimento degli uffici comunali tra Palazzo de Peruta e Palazzo Victor Hugo, al momento non sembra essere avanzato. Al Victor Hugo, da cui sono stati spostati, per essere ospitati a Casina del Principe, il Centro Dorso e alcune associazioni, sono ancora in fase di realizzazione i lavori di ristrutturazione che dovrebbero terminare, da cronoprogramma, in primavera inoltrata. Ancora più lontano appare il trasloco nella sede storica del municipio a via Mancini. Qui il nodo da sciogliere riguarda il trasferimento degli uffici del Giudice di pace che occupano attualmente i locali di Palazzo de Peruta. Tra le alternative che il sindaco dovrebbe proporre al presidente del Tribunale, ma già bocciata in passato dagli avvocati, ci sarebbe l'ex Convento San Generoso, sede della Polizia Municipale. Quel che è certo è che Palazzo De Peruta andrà liberato a breve considerando che, dopo l'approvazione del progetto definitivo di valorizzazione e restauro dello storico municipio, un intervento pari a 950mila euro di fondi Pics, Palazzo di Città ha affidato la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori. Quindi, in tempi non lunghissimi, la gara per l'affidamento dell'intervento, la cui realizzazione è stimata in dodici mesi, sarà pubblicata ed espletata.

E settembre appare una deadline sempre più vicina. Intanto emergono ulteriori dettagli sull'ambizioso progetto di realizzazione dell'Università ad Avellino. Il protocollo sottoscritto da Comune e ateneo salernitano prevede lo sviluppo dell'offerta formativa in vari step. La prima fase, da realizzarsi nell'anno accademico 2023/24, contempla l'avvio del corso di laurea magistrale in sicurezza informatica e tecnologie cloud cybersecurity and cloud technologies e del corso di laurea professionalizzante in tecniche per l'edilizia e il territorio, nonché l'attivazione di master in agricoltura digitale e sostenibilità e cybersecurity. La seconda fase prevede, nei due anni accademici successivi, corsi di laurea in lingua inglese in Medicinal Chemistry, mentre il terzo step, da realizzare negli anni accademici 2025/26 e 2026/27, l'attivazione di lauree triennali e magistrali in sequenza rispetto a quelle avviate negli anni precedenti e di ulteriori corsi di alta formazione post laurea che, anche questo è inserito nell'accordo, potranno svolgersi a Villa Amendola, Victor Hugo e a Casina del Principe.

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Il Mattino