L'onda d'urto di un'esplosione che ha fatto sentire la suo eco a oltre 9 mila chilometri di distanza. Tanto e nulla più per descrivere il racconto della...
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Da quanto si è appreso, al momento della deflagrazione dell'ordigno il tecnico si sarebbe trovato a poche decine di metri di distanza dalla «Colonna» mobile», senza riportare ferite di alcun tipo, e condotto sotto scorta in un luogo sicuro. «Una delle giornate più lunghe della mia vita. Tutto ok, per ora, ma tanto spavento». Poche parole affidate velocemente e probabilmente con tutte le difficoltà del caso alla sua pagina facebook, scritte per tranquillizzare familiari e amici in valle Telesina e nella sua città di adozione, Pisa, dove Armando si è trasferito al termine dei cinque anni trascorsi all'istituto tecnico commerciale e per geometri cerretese, portando poi avanti una brillante carriera accademica. Nel mezzo, dopo la laurea conseguita con lode, un dottorato triennale di ricerca in Scienze e tecniche dell'ingegneria civile, la permanenza nell'ateneo toscano con la costituzione, poi, di una società spin-off specializzata in prove sulle pavimentazioni aeroportuali che lo ha portato a girovagare. Dallo scorso mese di giugno una nuova avventura in Africa. Un'esperienza raccontata giorno dopo giorno sul suo profilo, tra la passione per lo sport e il Napoli. E numerosi sono stati, per tutta la giornata di ieri, anche i messaggi di sostegno sui social che hanno letteralmente invaso la bacheca dell'ingegnere trasferendosi ben presto tra le strade della «Città di fondazione» dove la famiglia Cofrancesco è particolarmente conosciuta e apprezzata.
Il papà di Armando, Antonio, ha insegnato in entrambi gli istituti d'istruzione superiore cerretesi, il «Carafa Giustiniani» e il «Luigi Sodo», coordinatore nel 2018, tra le altre, del «Comitato Civico 330 Sisma 1688». «Tanta apprensione - ha dichiarato il sindaco di Cerreto Giovanni Parente -. Abbiamo seguito l'evolversi della vicenda e fortunatamente siamo stati subito tranquillizzati. Un ragazzo che ci ha sempre reso orgogliosi e che, ora, attendiamo presto qui a casa al suo ritorno».
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Il Mattino