Servizio a domicilio per i fruitori dei pasti caldi riservati a nuclei familiari e persone senza fissa dimora in condizioni di grave disagio economico causate o aggravate...
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«Ringrazio le associazioni di volontariato che si sobbarcheranno un ulteriore compito, quello di recapitare i pasti presso le abitazioni - dice l'assessore ai Servizi sociali Luigi Ambrosone -, vorrei far notare che al menu previsto sarà aggiunto altro pane offerto dal titolare di un noto albergo cittadino, proprietario pure di una pizzeria». Intanto, il numero degli aspiranti al voucher alimentare risulta sensibilmente più elevato. Ieri, si sfioravano le 800 istanze. «C'è da dire, però, che molti cittadini hanno presentato domanda sia tramite whtsapp che via mail continua -, altri ancora non hanno sottoscritto l'autocertificazione, pertanto si prevede una sensibile scrematura nella formulazione dell'elenco aventi diritto». Per i voucher, non è prevista una scadenza.
«Non so come faranno a stilare una graduatoria dice il consigliere Italo Di Dio -, ritengo che questa sia una carenza dell'avviso emesso». In quanto al numero dei fruitori del pasto, Di Dio ritiene che «i criteri sono eccessivamente restrittivi». Un altro consigliere comunale, Vincenzo Sguera, suggerisce all'amministrazione di adottare, tra le altre misure, la soppressione della Tosap per quest'anno, «in modo da garantire a commercianti e ristoratori, sempre che sia possibile, una ripartenza più tranquilla». Circa la sospensione delle cartelle, Sguera ricorda che «la Gesesa ne ha inviate alcune a metà marzo, in piena crisi da Coronavirus». Inoltre, auspica pagamenti veloci ai professionisti e alle partite Iva che hanno maturato crediti verso il Comune e gli altri enti territoriali, oltre a velocizzare la chiusura della procedura del dissesto. «L'organismo di liquidazione - dice - deve consentire ai cittadini di vedere soddisfatte le loro legittime pretese economiche». Infine, suggerisce al sindaco Mastella di «far valere la sua autorevolezza scrivendo ai direttori degli istituti di credito, sollecitandone elasticità in ordine al pagamento degli assegni». Ultimo auspicio, dotare l'intera città del wi-fi gratuito, «tenuto conto che oggi si svolge quasi tutto in videoconferenza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino