Benevento, lo smog non si ferma: è il terzo sforamento consecutivo

Benevento, lo smog non si ferma: è il terzo sforamento consecutivo
Ci fossero stati i tempi tecnici i beneventani avrebbero celebrato oggi la prima domenica a piedi del 2020. Non la simbolica iniziativa che a rotazione tocca tutti i quartieri ma...

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Ci fossero stati i tempi tecnici i beneventani avrebbero celebrato oggi la prima domenica a piedi del 2020. Non la simbolica iniziativa che a rotazione tocca tutti i quartieri ma uno stop alle auto a tutti gli effetti. Venerdì è arrivato il terzo sforamento consecutivo di polveri Pm 10, criterio individuato dall'amministrazione Mastella per stabilire quando fermare i mezzi a motore per tamponare l'emergenza smog. Tutte le tre centraline posizionate in città sono andate oltre i limiti di legge: 77 microgrammi in via Mustilli, 72 a Ponte Valentino, addirittura 124 (due volte e mezzo più del lecito) a Santa Colomba. Salgono così a cinque le giornate fuori legge da inizio anno. La postazione di Santa Colomba ha sforato venerdì 3, sabato 4, mercoledì 8, giovedì 9, venerdì 10 gennaio. In un caso poi (martedì 7) il tetto dei 50 microgrammi è stato raggiunto ma non superato e in altri due giorni la postazione Arpac in zona stadio non ha funzionato. In pratica dunque nella prima decade del mese soltanto in due occasioni si è respirata aria di certificata qualità. E non è andata tanto meglio nelle aree a ridosso del centro come testimoniano i riscontri della cabina di via Mustilli. Tre gli sforamenti refertati ufficialmente, in altre occasioni sono intervenuti provvidenziali problemi tecnici a rendere formalmente inutilizzabili i dati abnormi campionati dai report dell'Agenzia. Al fosco quadro si aggiunge anche l'antenna che opera nella zona industriale di Ponte Valentino, solitamente la meno problematica. Già due i surplus registrati da Capodanno, ovvero il cinquanta per cento di quanti la stessa ne misurò in tutto il 2019. Una situazione che non richiede molti commenti ma azioni concrete che possano sia pure parzialmente arginare il fenomeno.


Anche ieri Clemente Mastella è tornato sull'argomento che, complici i recenti problemi fisici legati a difficoltà respiratorie, occupa ormai da giorni i pensieri del primo cittadino: «I dati dell'Arpac parlano chiaro, gli sforamenti si ripetono. Bisognerà chiudere la città alle auto inquinanti? Lo faremo senza alcun indugio, sono determinato a fare tutto quanto posso per contrastare lo smog. Ci fossero stati i tempi necessari a preparare l'iniziativa avremmo potuto bloccare il traffico già domani (oggi, ndr). Attendiamo i responsi ufficiali dell'Arpac che arriveranno lunedì e se sarà necessario adotteremo il provvedimento per domenica prossima». Come si ricorderà, Mastella venerdì aveva lanciato una proposta rivoluzionaria per il contenimento delle emissioni: chiudere le scuole di sabato e spegnere così gli impianti termici con ventiquattr'ore di anticipo. La modifica comunque scatterebbe non prima di ottobre e avrebbe un arco temporale limitato: «Da ottobre a marzo, non l'intero anno - spiega il sindaco - Il recupero delle ore curriculari che andrebbero perse non mi sembra un problema irrisolvibile. Ne discuteremo insieme al mondo della scuola, ma i vantaggi in termini ambientali sarebbero notevoli. Ho parlato di scuole ma il discorso può estendersi a tutti gli uffici pubblici dove spesso ci sono temperature tropicali del tutto ingiustificate e sempre meno sostenibili».


Terzo asse della campagna mastelliana anti smog sarà l'avvio dei controlli sulle caldaie domestiche: «Sono consapevole che i cittadini non faranno salti di gioia - chiosa il leader della compagine amministrativa - Ma non sono stato eletto per galleggiare bensì per incidere realmente sui problemi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino