Un duplice accertamento medico per Pierina Gogliucci, la donna di 64 anni residente a Grottaminarda, alla quale vengono contestati due reati: quelli di aver tenuto Mario Rocco...
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GLI ACCERTAMENTI
Il Gip ha posto al perito quattro quesiti: accertare la presenza di eventuali deficit psichici, sia all'epoca dei fatti che attualmente, con l'indicazione in caso di accertamento positivo della percentuale di incapacità riconoscibile; se l'indagata ha sufficiente capacità di partecipare al processo e se in caso di incapacità se tale stato sia irreversibile; se allo stato sia socialmente pericolosa; se la presenza di eventuali deficit mentali siano compatibili con il regime carcerario. La relazione conclusiva dovrà essere redatta entro trenta giorni. Il perito Golia inizierà i sui accertamenti sulle condizioni della donna a partire dal 7 marzo e li proseguirà il 12 e il 14 sempre nell'istituto di pena di contrada Capodimonte.
IL RINVENIMENTO
Pierina Gogliucci aveva lasciato lo scorso 15 febbraio il corpo senza vita di Mario Rocco Castellano, con cui aveva convissuto per dodici anni in un'abitazione di Grottaminarda, nei pressi del pronto soccorso dell'ospedale «San Pio» avvolgendolo in una coperta. Poco dopo il ritrovamento da parte di due giovani che transitavano in zona. I poliziotti della Squadra Mobile e della Scientifica poi attraverso l'immagine di una telecamera installata presso un edificio privato erano riusciti il giorno seguente a risalire all'auto utilizzata dalla donna e dalla intestazione della vettura giungere alla sua identificazione raggiungendola appunto nella sua abitazione di Grottaminarda, dove viveva con la figlia, studentessa universitaria. Per chiarire tutte le modalità del decesso, tra cui cause e orario, e soprattutto se la morte dell'uomo è sopraggiunta nella sua abitazione, come sostiene la donna, oppure nel corso del tragitto tra Grottaminarda e Benevento, si attendono le conclusioni dell'autopsia effettuata dal medico legale Lamberto Pianese, che aveva escluso comunque esservi sul corpo tracce di violenza, riservandosi di far pervenire le conclusioni alla Procura entro sessanta giorni.
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Il Mattino