Benevento e il caso pini, il comitato: «I candidati spieghino i loro progetti»

Benevento e il caso pini, il comitato: «I candidati spieghino i loro progetti»
Immaginare un futuro per il viale degli Atlantici alla luce del caso pini. È il tema proposto al dibattito elettorale dal comitato «Giù le mani» che...

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Immaginare un futuro per il viale degli Atlantici alla luce del caso pini. È il tema proposto al dibattito elettorale dal comitato «Giù le mani» che torna sulla questione dopo l'esito delle verifiche condotte dai consulenti della Procura.

«Le anticipazioni confermano ciò che sosteniamo da sempre - dichiarano Francesco Di Donato e Luca Coletta - Non è possibile che 132 pini del viale degli Atlantici più 200 di via Pacevecchia e via Fratelli Rosselli diventino tutti improvvisamente pericolanti. Ma anche rifacendosi alla relazione del perito nominato dal Comune, che aveva ridotto a 24 i pini da abbattere suscettibili di diventare 58 solo come gentile omaggio ai committenti, i conti a quanto sembra non tornano. I 34 dell'immaginifica categoria C/D con asterisco, giustamente, non verrebbero proprio presi in considerazione nella relazione del professor Colombo, ma anche i 24 della categoria D si ridurrebbero a 15, comprendendo tra questi i pini più giovani che purtroppo si sono seccati a causa di quella cocciniglia per arginare la quale il Comune non ha adottato alcuna delle misure prescritte, questa volta sì, dalla Regione. Invece di assolvere ai propri doveri di tutela e manutenzione, l'amministrazione ha cercato pervicacemente negli ultimi 2 anni di eliminare alberi monumentali con documentazioni risibili, instillando nella popolazione un terrore ingiustificato e programmato. Talmente ingiustificato che, riguardo ai 12 pini abbattuti nel 2019, i ctu avrebbero messo nero su bianco l'insussistenza delle condizioni di urgenza asserite dall'agrotecnico comunale. Il tutto in un'area vincolata in quanto rientrante nel centro storico, ma anche in quanto corridoio ecologico e pertanto non assoggettabile a interventi invasivi. La questione avrebbe richiesto fin dall'inizio spirito costruttivo e lungimirante, ma l'amministrazione ha preferito adottare un approccio negativo, cupo, caratterizzato da un totale disprezzo per la storia della città e per un bene importante come il viale, presentato come un luogo infestato da pericoli. Si sono persi anni focalizzandosi in maniera rozza sull'abbattimento e sulla manutenzione di marciapiedi e sede stradale, quando il problema andava risolto organicamente partendo dal presupposto che il viale è un monumento, un simbolo identitario della nostra città, meritevole di un progetto di riqualificazione di cui la cura e la valorizzazione degli alberi sono elemento essenziale. Acclarato che il problema vero non è rappresentato dai pini, sarebbe importante che anche i candidati sindaci chiarissero che futuro immaginano per il viale».



Intanto il Comune è alle prese con la gestione immediata dei luoghi, dopo che la perizia Cardiello ha indicato 24 pini a rischio: «La prossima settimana - anticipa l'assessore all'Ambiente Gerardo Giorgione - mi recherò in Procura per chiedere lumi sulla durata delle verifiche in corso. È improponibile attendere ancora quando una perizia asseverata parla di pericoli imminenti».
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Il Mattino