Asl, nel 118 ora solo «ambulanze infermieristiche»

Vertice tra sindaci e Asl per presentare il riassetto del servizio

Il vertice alla sede Asl di via Oderisio
Emergenza territoriale, è la carenza di specialisti a scrivere la mappa del riassetto, come emerso dalla riunione della conferenza dei sindaci che si è riunita...

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Emergenza territoriale, è la carenza di specialisti a scrivere la mappa del riassetto, come emerso dalla riunione della conferenza dei sindaci che si è riunita nella sede Asl di via Oderisio. Alla presenza del presidente Clemente Mastella e degli altri sindaci (di Apice, Arpaia e Castelpagano), il direttore generale dell’Asl, Gennaro Volpe, ha spiegato  che attualmente sono in servizio solo 48 medici dell’emergenza territoriale: poco più del 50% di quelli che dovrebbero essere in servizio, e la situazione è destinata a peggiorare per i prossimi pensionamenti. 

L'attività è stata quindi riprogrammata ragionando su 18 postazioni in totale, anche tenendo conto delle vigenti normative in merito al lavoro straordinario e alle prestazioni aggiuntive. La rete dell'emegenza sarà costituita da 1 centrale operativa; 2 Psaut (a Cerreto e San Bartolomeo); 5 postazioni mobili medicalizzate: Benevento, Melizzano, Torrecuso (in contrada Olivola), Montesarchio e San Marco dei Cavoti;  un’altra postazione che, in considerazione delle peculiarità del territorio e della complessa viabilità, sarà in servizio a Paduli.

 Niente medici sulle 11  ambulanze infermieristiche «attrezzate con strumenti tecnologici  di ultima generazione  - ha assicurato Volpe - e professionisti con elevate competenze che applicano i protocolli operativi specifici di soccorso avanzato, per intervenire con efficacia e assoluta professionalità». Per Mastella «il risultato raggiunto è ragguardevole, in considerazione delle risorse messe in campo e della disponibilità dei medici. L’Asl ha accolto le preoccupazioni segnalate e insieme al direttore Volpe, abbiamo trovato soluzioni che tengono conto delle specificità dei territori».

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Il Mattino