Benevento, l'operaio precipitato è morto nel giorno della sua promessa di nozze

Benevento, l'operaio precipitato è morto nel giorno della sua promessa di nozze
BENEVENTO. Quella di ieri era una giornata sognata da tempo, in pratica da quando aveva conosciuto Mia, la sua anima gemella. Alessandro condivideva il sogno di costruire una vita...

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BENEVENTO. Quella di ieri era una giornata sognata da tempo, in pratica da quando aveva conosciuto Mia, la sua anima gemella. Alessandro condivideva il sogno di costruire una vita insieme. Il primo passo l'avrebbero dovuto fare ieri mattina con la promessa di matrimonio al Comune di Amorosi, centro della Valle Telesina. Ma il destino ha voluto scrivere un'altra pagina. Una pagina di dolore, tristezza e al tempo stesso di rabbia.

Alessandro Onofrio, 28 anni, di Faicchio, è morto proprio nelle ore in cui avrebbe dovuto essere in compagnia di Mia per promettersi eterno amore. Il suo cuore, però, non ha retto. Troppo gravi le ferite e le lesioni interne riportate venerdì mattina nella caduta, da un'altezza di circa 7 metri, provocata dal cedimento del cestello sul quale si trovava con un altro operaio mentre era impegnato nei lavori di spicconatura in un condominio privato di viale degli Atlantici, la lunga arteria che attraversa il cuore di Benevento. Ha lottato per quasi una giornata, poi ha dovuto arrendersi a un destino crudele e beffardo. Domani mattina, alle 11, l'ultimo saluto nella chiesa della contrada Casali di Faicchio. Alessandro Onofrio allunga il triste elenco delle morti bianche, delle vittime del lavoro che nell'Italia dell'era Covid sta segnando una drammatica escalation. Il dolore questa volta tocca il Sannio, in particolare il capoluogo, dove l'ultima tragedia si era consumata nel febbraio del 2020 in un cantiere aperto nella stazione ferroviaria. Adesso si prega per l'altro operaio, un 36enne di San Lorenzello ricoverato in gravi condizioni al «Rummo».

A fare chiarezza sulla dinamica e sulle cause del tragico incidente saranno le indagini coordinate dalla Procura di Benevento e condotte dai carabinieri del comando provinciale. Già nelle prossime ore potrebbero esserci i primi iscritti sul registro degli indagati. Il sostituto procuratore Giulio Barbato domani dovrebbe nominare il consulente tecnico incaricato di sottoporre a perizia il cestello e il macchinario utilizzato per sollevarlo. Il titolare della ditta, che venerdì ha dichiarato che le apparecchiature utilizzate per i lavori erano state collaudate pochi giorni prima e che aveva dotato gli operai di imbracature e caschi, sarà ascoltato nuovamente. Onofrio e l'altro operaio erano saliti sul cestello per spicconare l'intonaco pericolante dai balconi. All'improvviso il braccio in ferro, per cause da accertare, si è spezzato.
LE REAZIONI
Il sindaco Clemente Mastella in un comunicato ha parlato di una giornata di lutto per Benevento: «Il drammatico fenomeno delle morti bianche deve indurre la politica a un'attenzione vigile. Non va abbassata la guardia su una piaga sociale che interessa l'intero Paese e che va estirpata con vigore. Occorre promuovere una cultura della sicurezza e della prevenzione, di rispetto delle regole a tutela dell'incolumità sul posto del lavoro e in difesa della vita e della dignità di tutti i lavoratori. Benevento paga un prezzo altissimo con la perdita di una giovane vita umana. Un dramma terribile che desta commozione e indignazione». Messaggi di cordoglio alla famiglia anche dal presidente della Provincia Antonio Di Maria e dal sindaco di Faicchio Nino Lombardi.


Intanto, i sindacati confederali hanno preannunciato per domani un sit-in all'esterno della prefettura in attesa dell'incontro con il prefetto Torlontano al quale chiederanno un tavolo permanente sulla sicurezza. Annunciata un'ora di sciopero nelle aziende.
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Il Mattino