Benevento, pendolari in piedi e con l'ombrello su bus e treni

Benevento, pendolari in piedi e con l'ombrello su bus e treni
BENEVENTO -  "Nonostante gli annunci, le inaugurazioni e i tagli dei nastri, il calvario dei pendolari della tratta ferroviaria Benevento-Napoli non accenna a diminuire....

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BENEVENTO -  "Nonostante gli annunci, le inaugurazioni e i tagli dei nastri, il calvario dei pendolari della tratta ferroviaria Benevento-Napoli non accenna a diminuire. Siamo ammassati su treni e pullman, in piedi e quando piove dobbiamo aprire l'ombrello sui mezzi". Lo denuncia il «Comitato Disagiati Valle Caudina», sottolineando in particolare che non è bastato l’innesto dei nuovi treni per migliorare in modo significativo la situazione E così le lamentele continuano a fioccare praticamente ogni giorno sugli uffici dell’Eav. Ritardi e condizioni igieniche pessime sono al centro delle segnalazioni più ricorrenti. «La situazione va solo peggiorando - racconta chi è costretto a viaggiare per lavoro tutti i giorni - eppure i biglietti costano anche cari». Per venerdì prossimo è stata annunciata una protesta alla quale ha detto di voler partecipare anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella. Così il primo cittadino alle sette della mattina si recherà presso la stazione Appia della ferrovia Benevento-Cancello-Napoli per esprimere vicinanza e solidarietà ai pendolari che utilizzano la tratta ferroviaria, per protestare con loro, ha spiegato, «contro lo stato di abbandono in cui versano i collegamenti». Mastella nella giornata di venerdì si recherà anche alla stazione centrale, al rione Ferrovia. Ma l’annuncio del sindaco non è stato accolto con particolare favore da alcuni membri del comitato di pendolari. «Già a novembre - hanno spiegato - era stata inviata una mail per sensibilizzare tutti i sindaci della provincia. Mastella non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni, alle nostre proteste. Per questi motivi risulta assai strana tutta questa attenzione improvvisa aI nostrI problemi. Speriamo che non sia solo un modo per farsi pubblicità». 

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Il Mattino