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«La scelta di riaprire le superiori è incompatibile con gli standard di sicurezza scolastici». Questo l'allarme lanciato dai sindacati a 48 ore da un rientro in aula per i liceali che continua ad alimentare perplessità e malcontento. Nonostante quella che si potrebbe definire una serena rassegnazione dei dirigenti, in queste ore impegnati a definire la percentuale di ragazzi in presenza, da calcolare in base alle specifiche esigenze di ogni realtà scolastica locale, e l'attenuazione del fermento giovanile, con gli studenti orientati a rinunciare allo sciopero, a rendere elettrica l'atmosfera sono le sigle sindacali. «Da qualsiasi angolazione si guardi la situazione, non si intravedono benefici - tuona Eva Viele, segretaria generale Flc Cgil - Manca il tempo di recuperare il gap didattico e sociale e il rischio chiusura sarà sempre dietro l'angolo, generando tensione. A chi può mai giovare tutto questo?». Per Viele si tratta di un film visto e rivisto. «Non si è fatto - continua - nulla per risolvere le ormai note criticità che da tempo immemore attanagliano il sistema scolastico. Classi pollaio, infrastrutture di rete carenti, assenza di presidi sanitari, continueranno a complicare la vita a docenti e studenti che nel recente periodo avevano finalmente accettato e affinato la dad. Rimettere tutto in discussione, a un mese dalla fine della stagione, mi sembra una scelta incoerente e inspiegabile che costringe dirigenti e personale all'ennesima, estenuante rivoluzione organizzativa».
A preoccupare maggiormente la sindacalista sono le possibili conseguenze che la riapertura delle superiori potrebbe avere sull'andamento epidemiologico. «Il Governo - continua - parla di un rischio calcolato ma mi sembra calcolato male.
Per quanto riguarda la mobilità extraurbana, confermato il piano trasporti vigente in occasione della precedente riapertura. È questo quanto emerso da una riunione tra il prefetto Carlo Torlontano, l'Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento, l'Unisannio e le aziende di trasporto locale. «La percentuale di studenti in presenza è compatibile con il programmato piano operativo dei trasporti - si legge in una nota diramata dalla Prefettura - Le corse supplementari e i servizi aggiuntivi consentiranno di garantire il dovuto distanziamento sociale sui mezzi di trasporto. La situazione sarà costantemente monitorata».
Sono oltre 500 le firme raccolte ieri ad Airola, per chiedere la proroga della dad, a fronte del decreto del Tar che impone il ritorno alla didattica in presenza. I firmatari scrivono che «il ricorso al Tar, con cui è stata decretata la sospensione dell'ordinanza sindacale, sebbene legittimo, interviene inopportunamente e illogicamente, senza considerare i contagi in continua crescita. «Quando riceverò la petizione sottoscritta - anticipa il sindaco, Michele Napoletano - chiederò al presidente del consiglio comunale di convocare una seduta ad horas, per affrontare la questione». Ancora un rinvio, fino al 30 aprile, per le lezioni a San Marco dei Cavoti. A Paupisi, 3 positivi dalla campagna screening dedicata alla popolazione scolastica locale.
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