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Nella ristrutturata piazza Commestibili si potranno gustare prodotti gastronomici sanniti a chilometro zero. «Con il nostro consorzio dice Fragnito pensiamo di venire incontro alle attese del Comune in maniera concreta rilanciando settori merceologici, tornati di tendenza e che richiamano alla naturalità e alla genuinità, che non sembrano ancora essere valorizzati al meglio. Ne abbiamo tanti nel Sannio, bisogna dargli una possibilità, impegnarsi per una nuova e importante programmazione economica». Il progetto «Eat Sannio», secondo i promotori, avrebbe un notevole impatto sul Pil della provincia, previsti oltre cento nuovi posti di lavoro. Il caso della galleria Malies, che è emblematico di errori e superficialità di approccio al tema economico produttivo, ha segnato negativamente una delle aree cittadine tradizionalmente invece votata al commercio. «Mi auguro che il nostro progetto prosegue Fragnito possa essere realizzato attraverso un bando di evidenza pubblica da parte del Comune, per evitare errori delle passate amministrazioni che hanno portato a oltre 15 anni di chiusura dell'intera struttura». Sulla scia dell'effetto-Farinetti, dunque, si punterebbe a settori merceologici di produzione esclusivamente sannita, come vino, olio, miele, salumi, formaggi, carne, gelateria, pane, pasta, ortofrutta e ristorazione. Le aziende, oltre alla vendita al dettaglio, si occuperanno della degustazione negli spazi a loro concessi soprattutto di sera, in coincidenza, come richiede il Comune con il suo programma di ristrutturazione e valorizzazione del sito, di momenti spettacolari, artistici e musicali. Il consorzio d'imprese annuncia anche l'accordo con il partner bancario per avviare l'iniziativa mentre il Comune è già passato alla fase della progettazione esecutiva per la ristrutturazione e il rilancio dell'opera mai decollata. Tra i supporti logistici alla piena ripresa dell'ex galleria c'è il parcheggio di Porta Rufina da riaprire. Questa infrastruttura è da considerare parallela al complesso di piazza Commestibili, necessaria per favorire l'accesso e l'accoglienza dei fruitori. Il Family market viene considerato anche un importante attrattore turistico perché potenzialmente in grado di concentrare in una sola struttura l'attenzione dei visitatori sui prodotti tipici locali da degustare e acquistare. All'orizzonte la determinazione del Comune ma soprattutto le varie proposte imprenditoriali. La prima è sul tavolo, quella di «Eat Sannio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino