Benevento, sfida anti-vandali con la nuova rete di telecamere

Benevento, sfida anti-vandali con la nuova rete di telecamere
È stato completato ieri in Questura l'impianto tecnico di remotizzazione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza operativo sull'intero territorio...

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È stato completato ieri in Questura l'impianto tecnico di remotizzazione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza operativo sull'intero territorio cittadino, che permetterà alla sala operativa di via De Caro di controllare 24 ore su 24 le immagini delle telecamere puntate sulle zone nevralgiche della città, evitando ulteriori passaggi burocratici con il comando di Polizia municipale di Benevento. L'intervento, nato dall'intesa tra Polizia municipale e Questura, garantirà maggiore sicurezza rispettando tutte le procedure previste dal Garante per la privacy in materia di trattamento dei dati personali. In questo modo, viene sottolineato dalla Questura, verrà incrementata l'attività delle forze dell'ordine con benefici per la prevenzione dei reati, degli atti vandalici e per la gestione dell'ordine pubblico. L'iniziativa, sostenuta dal prefetto Carlo Torlontano nei recenti Comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, è in corso di realizzazione anche per altri Comuni della provincia.


«Grazie a questi lavori spiega il comandante della Polizia municipale Fioravante Bosco possiamo finalmente riuscire a individuare gli autori di atti vandalici e danni contro il patrimonio. Sarà un importante deterrente ma occhio alla manutenzione. Questo è un impianto delicato. Bisogna stare attenti a mantenere alta la definizione delle immagini dei 200 occhi attivati. Sicuramente si tratta di un passo in avanti nella gestione della sicurezza in città, nato dalla sensibilità di tutti gli attori scesi in campo. La sala operativa della Questura potrà accedere 24 ore su 24 alle immagini senza ulteriori passaggi al nostro comando, velocizzando così tutte le pratiche burocratiche, intervenendo immediatamente».
In città sono dislocati 50 punti di controllo, in gran parte attivi, con più occhi elettronici puntati nelle zone calde, che vanno ad aggiungersi alle altre telecamere già attivate agli ingressi del capoluogo e alle rotatorie. L'iniziativa ha riacceso il dibattito sulla sicurezza. Troppi gli episodi di movida violenta registrati in questi primi mesi dell'anno non adeguatamente intercettati dai sistemi di videosorveglianza, esposti all'usura o atti delinquenziali, che hanno spinto quindi alla remotizzazione delle immagini e all'intensificazione dei controlli. L'utilizzo delle immagini videoregistrate dalle nuove telecamere costituirà, inoltre, un importante supporto per tutti i settori di intervento, come quello ambientale.

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«Ritengo giusto che le immagini delle telecamere siano a disposizione di chi combatte quotidianamente contro il degrado e l'incuria in città. Questo intervento sarà molto utile per controllare zone come il viale Atlantici e gli adiacenti Giardini Piccinato, evitando il ripetersi di scellerati atti vandalici», dice l'assessore all'Ambiente Alessandro Rosa, che poi sottolinea come con questa iniziativa «mettiamo un altro tassello per la tutela dei nostri cittadini che provano vergogna nel vedere imbrattate le mura storiche della città. Nessuno si può arrogare il diritto di sporcarle. Ma questo è solo il primo passo, perché credo che ci sia bisogno di intensificare l'azione di controllo incrementando il numero delle telecamere attive, ad esempio nelle zone vicino i fiumi dove continuano a esserci sversamenti illeciti». Le numerose telecamere utilizzate sono presenti, quindi, in tutto il centro storico, lungo il corso Garibaldi, viale Mellusi, viale Atlantici e via Meomartini. Differente il problema delle telecamere nelle Ztl. I 4 punti di controllo, che dovrebbero essere attivi nel centro storico per permettere l'ingresso delle auto dei residenti, non funzionano ancora correttamente. «Continuiamo a manifestare il loro malfunzionamento - riprende Bosco - anche se da tempo abbiamo richiesto l'intervento della ditta aggiudicatrice della fornitura e affidataria della manutenzione. Avere un valido supporto tecnologico in queste zone sarebbe utile».
 

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Il Mattino