Viale degli Atlantici, ecco i nuovi pini: prime sostituzioni dopo i tagli e le polemiche

La Soprintendenza ha imposto la riproposizione di pini domestici

La ripiantumazione in viale degli Atlantici
E venne l'ora dei nuovi pini. Da due giorni in viale degli Atlantici sono in corso le operazioni di ripiantumazione delle conifere tagliate dall'amministrazione comunale...

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E venne l'ora dei nuovi pini. Da due giorni in viale degli Atlantici sono in corso le operazioni di ripiantumazione delle conifere tagliate dall'amministrazione comunale sulla scorta di perizie tecniche sul rischio caduta degli alberi. Un pericolo potenziale ma, fortunatamente, mai rivelatosi reale nella ottantennale storia di vita dei pini lungo lo scenografico boulevard della zona alta. Iniziate venerdì, ieri sono entrate nel vivo le attività di sostituzione delle essenze abbattute dall'esecutivo a più riprese negli ultimi tre anni. L'intervento colmerà anche i buchi provocati da precedenti abbattimenti, per un totale di 46 nuovi alberi.

I lavori proseguono a passo sostenuto ad opera degli addetti dell'appaltatrice Ganosis-Rrb Zollo di San Leucio del Sannio. Al termine della giornata di ieri, sul viale avevano trovato posto 28 giovani pinus pinea, ovvero la medesima specie degli esemplari storici rimossi. Una scelta apparentemente paradossale alla luce delle problematiche sorte dalla coabitazione degli alberi d'alto fusto con l'impetuoso sviluppo urbano. Perché, allora, rifare quello che secondo molti è un evidente errore? Si è trattata di un'opzione obbligata considerato che la Soprintendenza ha imposto la riproposizione di pini domestici in luogo di quelli tagliati: «I filari di pini nella forma e consistenza attuale - attestò l'ufficio ministeriale nel settembre 2021 - concorrono al mantenimento dei caratteri della città antica e moderna di interesse storico». Tutela che non risponde solo a criteri estetici ma a un obbligo di legge, essendo il viale sottoposto a tutela in quanto assimilato al centro storico nel Puc vigente. Scelta la cui conferma era stata cancellata in fase di redazione degli indirizzi della variante del Puc, poi ritirata. Con la delibera 41 varata dalla giunta nel marzo 2020 fu decisa la sostituzione in blocco degli oltre 300 alberi della zona alta. Provvedimento che fece scattare la vibrante sollevazione popolare guidata da Giù le mani dai pini e Città Verde.

Si mosse anche la Procura che nel luglio del 2021 dispose il sequestro dei 352 pini di viale degli Atlantici, via Fratelli Rosselli, via Pacevecchia. «Nessun taglio in blocco, ma solo a fronte di appositi esami tecnici» fu la censura della magistratura. Motivazione che ha determinato il rinvio a giudizio di un ex dirigente comunale e di un funzionario del settore Ambiente, imputati per aver disposto nel marzo 2019 il taglio di 12 esemplari senza adeguate indagini preventive. A settembre del 2021 il provvedimento di sequestro fu annullato dal Riesame sulla scorta della non sussistenza, in quella fase, dei motivi che avevano portato al blocco. Ovvero, la non attuazione della delibera 41, comunque mai revocata.

Decisive le perizie commissionate dall'amministrazione all'agronomo Giuseppe Cardiello, vicepresidente della Sia, che ha certificato la presenza sul viale di ben 26 pini a grave rischio caduta. Ma soltanto in 3 casi, l'infausto verdetto è scaturito da prove di trazione. Per altri 23, l'esperto salernitano ha attribuito la classe di massimo rischio D sulla base di indagini presuntive (dendrodensimetria; tomografia computerizzata). Per l'inserimento di alcuni pini nella fascia di pericolo potenziale più elevato, ma in numero minore, si erano espressi anche i tre periti designati dalla Procura. Il team guidato dal professor Claudio Massimo Colombo accertò gravi violazioni amministrative che avevano preceduto l'abbattimento di 12 unità nel 2019, e quelle che sarebbero state commesse se si fosse proceduto all'eliminazione totale. Evenienza assorbita dalla procedura d'appalto varata nella scorsa primavera con l'assegnazione alla Ganosis-Rrb Zollo del pacchetto di interventi comprendente l'abbattimento di 26 pini considerati a rischio caduta, eseguito in ottobre, l'attuazione delle misure fitosanitarie prescritte dal Servizio fitosanitario della Regione per contrastare l'infestazione da cocciniglia tartaruga, la potatura e la rimonda del secco. Dal Comune, interpellato in merito, nessun chiarimento sui tempi di conclusione dei lavori di ripiantumazione che appaiono comunque brevi.
 

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Il Mattino