Cinque milioni per la casa della città: nuovo look per Arco e piazza Duomo

Cinque milioni per la casa della città: nuovo look per Arco e piazza Duomo
Un investimento di 4,9 milioni per la «Casa della città». È il progetto che ci si propone di realizzare in piazza Duomo, in luogo del Museo di arte...

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Un investimento di 4,9 milioni per la «Casa della città». È il progetto che ci si propone di realizzare in piazza Duomo, in luogo del Museo di arte contemporanea, una delle novità emerse dalla rimodulazione dei Pics (Programmi Integrati Città Sostenibile). Al piano terra, piazza coperta e front-office turistico. A quelli superiori, sale espositive dedicate ad archivio municipale, alle raffigurazioni della città nella storia, con particolare approfondimento ai bombardamenti del 1943. Con video di Steven Spielberg sul bombardamento della città. Quindi, una mini sala espositiva con tecnologie 3d e virtuali trasformazioni della città nella storia. Ambienti destinati a luogo di incontro e studio sul tema della storia dell'urbanistica e dello sviluppo della città. Ambienti destinati alle cartoline storiche e significative donate dai cittadini quali elementi di memoria collettiva della città. Infine, il terrazzo, con bar ristorante panoramico gestito dalle associazioni del volontariato e no profit.

 
Il progetto figura tra gli interventi proposti dal Comune di Benevento alla Regione (da approvare, poi, in giunta e in consiglio), nell'ambito della riprogrammazione delle opere, resasi necessaria dopo la riduzione delle risorse disponibili. Dai 18 milioni di euro previsti, il capoluogo sannita, così come le altre 18 città medie della Campania, subirà una contrazione pari al 13% del finanziamento originariamente preventivato (scendendo a poco meno di 15 milioni). Da qui, la penalizzazione e conseguente rivisitazione delle opere immaginate dal Comune, che ha avuto pure la possibilità di proporre progettazioni esecutive e immediatamente cantierabili pure in tematiche non ricomprese nell'Asse 10, ossia l'efficientamento energetico e l'edilizia scolastica, se corredata di analisi di vulnerabilità sismica. Ecco, quindi, l'inserimento del completamento dell'edificio di piazza Duomo. La presenza del cantiere e dell'edificio non ultimato nell'area nodale, oltre che a rappresentare un pessimo biglietto da visita per i turisti ha, di fatto, contribuito al degrado di questa parte di città. L'intervento sull'immobile di piazza Duomo, precisa il dirigente Antonio Iadicicco, subentrato quale responsabile dell'Urbanistica al collega Maurizio Perlingieri (incompatibile essendo dirigente delle Opere Pubbliche) nella gestione dei Pics, è solo uno fra quelli individuati per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio.


Tra gli altri di carattere storico-culturale, la riqualificazione dell'area circostante l'Arco Traiano in modo da valorizzare il monumento più rappresentativo della città e dotare l'area di una serie di funzioni integrate tali da assicurarne una fruizione più significativa. Il progetto prevede la restituzione della funzione urbana eliminando in parte le aree di isolamento a verde destinandole, da un lato alla realizzazione del Museo dell'Arco e, dall'altro, alla realizzazione di una cavea gradonata per eventi culturali all'aperto. Il Museo dell'Arco sarà un immobile di dimensioni ridotte, a basso impatto ambientale; è prevista una sala per accoglienza turistica, un'altra espositiva con pannelli di realtà virtuale che ne illustrano i bassorilievi e una piccola sala conferenze. Inoltre, come avviene nei maggiori musei delle capitali europee, degli ambienti saranno destinati a libreria, gadget e servizi. Prevista anche passerella a scomparsa con incasso finale nel terreno (se la Soprintendenza autorizzerà) che permetterà di ammirare, a diverse altezze e a distanza ravvicinata, il monumento. Inoltre, sempre nell'ambito della tematica «L'identità culturale ed il riscatto sociale. La città della cultura, la cultura dei servizi», ecco «I percorsi della storia: la Città dei Romani, la Città dei Longobardi e il Mito delle streghe, la Città dei Santi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino