Ha avuto l'epilogo peggiore la vicenda della 76enne di Pago Veiano ricoverata al «Rummo» da venerdì scorso perché tornata positiva al Coronavirus....
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Intanto, ha avuto inizio ieri in piazza Risorgimento e si concluderà oggi l'indagine sierologica in città, organizzata da Istat, ministero della Salute e Regione e messa in atto dai volontari della Croce Rossa che, nei prossimi giorni, interesserà altri 7 centri del Sannio. Stamattina i volontari saranno ancora a Benevento e ad Airola per effettuare 73 test. Si tratta di un'analisi che sarà eseguita su 150mila persone selezionate telefonicamente in duemila Comuni italiani, in base a sei diverse fasce d'età, al sesso e alle attività svolte. «È uno screening di sieroprevalenza - dice Giovanni De Michele, presidente provinciale della Croce Rossa mirato a svolgere attività di prevenzione, attraverso l'individuazione delle fasce di popolazione più colpite dal Coronavirus. Le 125 persone di Benevento che hanno aderito al progetto sono state suddivise in due giorni, poi il camper si sposterà negli altri centri del territorio. I test saranno analizzati all'ospedale Moscati di Avellino e il risultato sarà comunicato ai diretti interessati che, in caso di positività, saranno messi in quarantena domiciliare». I risultati dell'indagine saranno poi inseriti in un database dell'Istat per entrare nell'ambito di uno studio statistico. L'adesione nel Sannio, ottenuta attraverso una richiesta telefonica, effettuata direttamente dal gruppo organizzativo nazionale, è stata solo del 25%, in linea con gli altri centri italiani contattati, mentre ben diversa si è dimostrata la partecipazione direttamente sul campo. Molti cittadini, infatti, si sono avvicinati al camper per essere sottoposti al test, senza poterlo fare perché l'operazione di screening è destinata solo alle persone che sono state preventivamente prenotate e inserite nel progetto. In realtà, sono molti i residenti dell'intera provincia che vorrebbero essere testati per sapere se hanno contratto il virus e se hanno acquisito l'immunità al Covid ma, allo stato attuale, le attività di screening a titolo gratuito sono riservate esclusivamente alle fasce più a rischio di contagio.
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Il Mattino