Covid a Benevento, Mastella rilancia l'ipotesi mini lockdown

Covid a Benevento, Mastella rilancia l'ipotesi mini lockdown
A pochi giorni dalla fine delle vacanze di Natale si ricomincia a parlare di scuola, di contagi e di vaccinazioni anche ai bambini, tra bilanci, proposte e polemiche, mentre i...

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A pochi giorni dalla fine delle vacanze di Natale si ricomincia a parlare di scuola, di contagi e di vaccinazioni anche ai bambini, tra bilanci, proposte e polemiche, mentre i contagi crescono a dismisura e se ne registrano 789 nelle ultime 24 ore. A fare il punto sulla situazione, il sindaco Clemente Mastella che manifesta le sue perplessità sulla riapertura delle scuole, auspicando un mini lockdown. «Non mi oppongo alla riapertura della scuola prevista per il 10 gennaio dice - ma se ci sarà un'impennata di contagi prenderò provvedimenti anche in contrasto con le decisioni del governo che è già in contrasto con le idee di molti sindaci italiani. Non sono certo che la scuola, con tutti questi positivi, possa riprendere l'attività regolarmente perché sono convinto che ci saranno parecchie assenze tra il personale docente e Ata. In questa fase, sarebbe preferibile un mini-lockdown per uscire dalla fase emergenziale, mentre, per quanto riguarda le scuole, mi associo alla richiesta fatta da Carlo Marino, presidente Anci Campania e sindaco di Caserta, al governatore De Luca affinché chieda al Cts uno slittamento della ripresa delle lezioni in presenza». 

Si profila all'orizzonte la prospettiva di una revisione della data di riapertura delle scuole. «Gli istituti scolastici - dice il sindaco - sono il luogo di maggiore diffusione del virus per cui, noi sindaci dobbiamo essere compatti nel sostenere la nostra posizione. Intorno a me ci sono molti positivi al Covid e anche Fioravante Bosco, comandante della polizia municipale mi ha comunicato la sua positività». Ancora in calo il numero dei pazienti in degenza al Rummo che scendono a 65 ma solo per effetto di cinque nuove dimissioni. Infatti, nella giornata di ieri, ci sono stati altri due accessi nei reparti Covid.

Ed è boom di contagi nel Sannio che, in un solo giorno, registra 789 positività. Arrivano a 254 i casi nel comune di Montesarchio, a 43 a Morcone, a 42 e 39 rispettivamente, nei piccoli comuni di Circello e Colle Sannita, a 244 ad Airola dove il sindaco ha provveduto a sottoscrivere un'ordinanza che prevede la chiusura alle 22 di tutti gli esercizi pubblici, con divieto di asporto, che annulla tutti gli eventi previsti e vieta stazionamenti e assembramenti nei luoghi pubblici, da oggi a domenica 9 (stesso provvedimento firmato anche da Damiano a Montesarchio). È record di vaccinazioni sul territorio provinciale con 5800 dosi somministrate nei centri vaccinali del territorio, 1200 delle quali nell'hub dell'ex caserma Pepicelli.

Procede a ritmo più serrato la vaccinazione dei bambini con 3500 somministrazioni effettuate fino a ieri, sia nell'hub di ponte Valentino che in altre sedi scelte di volta in volta oppure predisposte dall'Asl. A Morcone, a causa dell'incremento delle richieste, i vaccini ai bambini saranno somministrati all'hub vaccinale dell'area Fiera e non al consultorio di via Roma, sempre nei pomeriggi di martedì e mercoledì. Oggi a Castelvenere ritorna l'open day vaccinale dalle 9 alle 13, visto che l'iniziativa di domenica ha consentito di somministrare 500 vaccini. Ad Apice, il sindaco, in seguito all'aumento dei contagi e per potenziare la copertura vaccinale, ha deciso di chiedere al direttore dell'Asl Gennaro Volpe la disponibilità a riaprire l'hub vaccinale che, già nella prima fase, è stato sostenuto a spese del Comune. 

Non accennano a spegnersi le polemiche suscitate dalle file e dai ritardi che si sono verificati martedì al consultorio di via Don Emilio Matarazzo, in città dove sono stati immunizzati 200 bambini. Al coro di proteste dei genitori, che hanno atteso il loro turno per alcune ore, si è aggiunta la nota del consigliere regionale Erasmo Mortaruolo che ha stigmatizzato il cattivo funzionamento della macchina organizzativa, e ha chiesto di mettere le Asl nelle condizioni di migliorare il servizio, attraverso «un piano d'azione che consenta di incrementare il personale». Il gruppo consiliare di Civico22 chiama in causa il sindaco Mastella e chiede l'istituzione di un tavolo permanente e di un monitoraggio sanitario più stringente. «Un disservizio che non doveva verificarsi scrivono nella nota quello dei tempi di attesa così lunghi per i bambini. Ci chiediamo perché il Comune non intervenga per supportare il servizio sanitario nazionale in evidente affanno e cosa abbia intenzione di fare, di concerto con l'Asl, per affrontare la probabile crisi delle prossime settimane, i cui dati siano resi pubblici». 

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Il Mattino