Covid a Benevento, un altro decesso e c'è il nodo dei posti letto in ospedale

Covid a Benevento, un altro decesso e c'è il nodo dei posti letto in ospedale
Dodicesimo decesso all'ospedale «Rummo», relativo a un 61enne di Sant'Angelo a Cupolo, con gravissima insufficienza respiratoria e grave cardiopatia, morto nel...

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Dodicesimo decesso all'ospedale «Rummo», relativo a un 61enne di Sant'Angelo a Cupolo, con gravissima insufficienza respiratoria e grave cardiopatia, morto nel reparto di Pneumologia subintensiva nel tardo pomeriggio di ieri. Continua ad aumentare, a ritmo incessante, il numero dei decessi, arrivato a sei negli ultimi 10 giorni, cui si aggiunge il suicidio del 78ennne di Benevento che era a un passo dall'essere dimesso dopo aver superato la malattia. Allo stato attuale, i 12 decessi sono equamente suddivisi tra i residenti nel Sannio e quelli di altre province. Ma, intanto, aumentano anche i contagi: superata quota 400, precisamente i casi sono 413. Sono 47 i nuovi contagiati in un solo giorno ma nel conto vanno messi anche i 19 guariti, che portano il totale delle guarigioni a 202. Il triste primato dei contagi è detenuto ancora da Benevento con 123 casi, seguono Montesarchio con 42 e Moiano con 27. Ieri al Rummo sono stati processati 186 tamponi, 44 dei quali hanno dato esito positivo. Di questi, 20 rappresentano nuovi casi. Salgono a 85 i ricoveri nell'ospedale cittadino, dove ci sono due guariti e i posti letto Covid sono già quasi tutti occupati, in prevalenza da pazienti provenienti da altre province e soprattutto dalle strutture napoletane. Nel dettaglio, 54 posti sono occupati da pazienti provenienti da altre province, 31 da residenti nel Sannio. Ieri liberati quattro posti. Intanto, voci insistenti e accreditate all'interno della struttura ospedaliera riferiscono che, per il fine settimana, i posti letto Covid aumenteranno di 31 unità per passare così da 89 a 120. Se così non fosse, diventerebbero stringenti le necessità del territorio con pochissimi posti letto ancora a disposizione e con una serie di difficoltà da affrontare in ambito sanitario.

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Nella giornata di ieri, in seguito alla positività di un diabetologo che presta servizio presso il poliambulatorio di via XXIV Maggio, la struttura è stata chiusa per sanificazione e il personale è in autoisolamento preventivo in attesa dei risultati dei tamponi già effettuati anche ai dipendenti di altre sedi aziendali che avevano avuto contatti con il medico contagiato. La situazione è abbastanza complessa anche perché, al momento, a causa dell'enorme mole di lavoro che impegna quotidianamente l'Asl, una larga fetta di utenza si sta riversando nei laboratori privati del territorio per sottoporsi al tampone. Qualcuno lo fa a prescindere dalle proprie condizioni di salute, per avere risposte immediate. Una pratica da evitare in quanto, in presenza di febbre e di sintomi che facciano pensare al Covid, bisogna telefonare all'Asl e aspettare che i sanitari dell'Usca intervengano a domicilio. Recarsi nei laboratori accreditati quando si sta già male è un atto di grave irresponsabilità che mette a rischio l'incolumità di molte persone. Quanto sta accadendo nelle ultime ore è il segno tangibile che le notizie relative al Covid stanno creando allarmismo e confusione tra la popolazione che non deve sottovalutare le potenzialità del virus ma neppure pensare che la situazione sia così apocalittica. I numeri parlano di oltre 400 casi sul territorio del Sannio che conta oltre 200.000 abitanti, peraltro quasi tutti asintomatici o paucisintomatici.

«I tempi per effettuare e analizzare i tamponi dice il direttore generale Gennaro Volpe sono dilatati perché ne facciamo circa 400 al giorno e ci sono stati momenti di panico nella fase organizzativa anche perché adesso si fanno i tamponi anche nei centri privati e le positività vengono comunicate al nostro dipartimento epidemiologico che poi deve risalire alla catena di contatti. Abbiamo chiesto che i laboratori inseriti nella rete inviino un messaggio con il risultato del tampone direttamente all'interessato, in modo che l'iter sia molto più rapido». Volpe inoltra annuncia che è sua intenzione chiedere formalmente al direttore generale dell'ospedale Rummo Mario Ferrante di fornire dati incrociati per quanto riguarda i report giornalieri per avere un quadro completo ed esaustivo del trend della pandemia, aggiornato e concordato. «Noi - conclude - stiamo facendo l'impossibile per mantenere il controllo del territorio in questa fase di enorme difficoltà sanitaria e sociale, ascoltando direttamente dai sindaci quali sono le esigenze del territorio e, in quest'ottica, solo ieri mi sono confrontato con 18 di loro. Quindi, evitiamo polemiche sterili e cerchiamo di collaborare per risolvere i problemi».

Intanto, sale a sette il numero complessivo degli agenti di polizia municipale positivi al Covid, in seguito al riscontro di altri tre contagi emersi dai tamponi effettuati ieri. Ma, contestualmente, c'è la guarigione della vigilessa che era risultata positiva appena ritornata in servizio dopo il periodo di congedo per maternità. I vigili sono asintomatici e in quarantena fiduciaria, mentre il comandante Fioravante Bosco ha disposto un nuovo controllo sul personale in servizio da effettuare attraverso i tamponi.

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Il Mattino