Vaccini Covid open day, la corsa dei giovani a Benevento

Vaccini Covid open day, la corsa dei giovani a Benevento
In 350, in ordine sparso, senza creare file e assembramenti, si sono recati all'hub dell'ex caserma Pepicelli per essere vaccinati: 250 le prime dosi somministrate, tra...

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In 350, in ordine sparso, senza creare file e assembramenti, si sono recati all'hub dell'ex caserma Pepicelli per essere vaccinati: 250 le prime dosi somministrate, tra over 12, docenti, immigrati e over 50 e 60, cui si sono aggiunti 100 richiami già in calendario. Sono incoraggianti i risultati ottenuti nel corso del primo giorno di open day previsto dall'Asl che, oltre al centro vaccinale di viale degli Atlantici, ha coinvolto gli hub di Montesarchio, Morcone, Cerreto Sannita, San Giorgio del Sannio e Sant'Agata de' Goti. Oltre 150 gli adolescenti accompagnati dai genitori che hanno raccolto l'invito a vaccinarsi, insieme a una parte di over 50 e 60 che, in una prima fase, non avevano ritenuto opportuno aderire alla campagna vaccinale. Per gli altri centri vaccinali della provincia è stato mantenuto un afflusso compreso in una forbice tra i 50 e gli 80 accessi nell'arco della giornata per un totale di 835 dosi inoculate in città e in provincia. Sale così a 390.276 il totale dei vaccini somministrati nel Sannio. Molti i soggetti allergici dell'intero territorio convogliati al laboratorio Asl di Sant'Agata de' Goti. Una scelta ragionata ed effettuata tenendo conto dell'ubicazione del laboratorio dell'Asl che ha sede nei locali del presidio ospedaliero «Sant'Alfonso Maria dei Liguori», in cui è prevista la presenza costante del medico anestesista. Infatti, dopo i chiarimenti sull'opportunità di vaccinare gli allergici, si sta recuperando terreno anche in questo ambito ma, per precauzione, viene garantita la presenza dell'anestesista pronto a intervenire in caso di necessità. In realtà, gli esperti hanno reso noto che, le allergie al polline, alle muffe e agli acari, come quelle alimentari o legate a materiali da contatto (per esempio i metalli), non rappresentano un fattore di rischio per la vaccinazione. Nemmeno chi è allergico al principio attivo di determinati farmaci è esposto al pericolo di shock anafilattico, mentre è necessaria una maggiore cautela con i pazienti che risultano allergici alle particolari sostanze, definite eccipienti, che vengono usate per confezionare i prodotti farmaceutici.

Sdoganati anche i vaccini per i soggetti allergici, si sta recuperando terreno tra diverse categorie di persone. Un bilancio soddisfacente per il primo giorno di open day, secondo gli operatori dell'Asl che stanno registrando un'altissima adesione anche tra i più giovani che in percentuale di oltre il 70% hanno già fatto la prima dose. Dati confortanti arrivano anche dal territorio perché, secondo il bollettino quotidiano diramato dalla protezione civile, non ci sono nuovi positivi nel Sannio. Contestualmente, stanno aumentando le guarigioni e i comuni Covid free, mentre diminuiscono i contagi. Sale, invece, a 10 il numero dei degenti nell'area Covid del Rummo, in cui sono ricoverati sei sanniti e quattro pazienti provenienti da altre province, equamente suddivisi tra i reparti di Pneumologia subintensiva e di Malattie infettive.

In questa fase, si pensa anche alla ripartenza e a un piano aziendale per il recupero delle liste di attesa. Per far fronte all'emergenza dettata dalla pandemia, l'ospedale ha dovuto ridimensionare, riorganizzare o sospendere completamente alcuni servizi. In quest'ottica, ha stabilmente garantito le prestazioni ritenute indifferibili, riavviando poi gradualmente le altre attività, compatibilmente con le esigenze legate al Covid, dovendo far fronte a un inevitabile ritardo nell'erogazione di alcuni servizi che ha determinato una sorta di congelamento delle liste di attesa. Il nuovo provvedimento prevede l'aggiornamento dei dati delle prestazioni non rese, sia per l'assistenza ospedaliera che per la specialistica ambulatoriale; l'approfondimento e il miglioramento dell'analisi delle prestazioni da recuperare, indicando criteri di priorità e sistemi di monitoraggio; l'aumento del monte ore per potenziare l'assistenza specialistica convenzionata, interna; il reclutamento di nuovo personale per cui sono già state avviate le procedure necessarie; l'accordo con i direttori responsabili delle unità operative per garantire la regolare copertura dei turni di servizio, proprio in considerazione della carenza di personale.

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Il Mattino