Benevento, l'ipotesi primarie ​agita la coalizione anti-Mastella

Benevento, l'ipotesi primarie agita la coalizione anti-Mastella
Il suo futuro nella coalizione è incerto, ma Civico22 è riuscita a imporre le primarie all'attenzione del centrosinistra. Ferve il dibattito anche se i...

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Il suo futuro nella coalizione è incerto, ma Civico22 è riuscita a imporre le primarie all'attenzione del centrosinistra. Ferve il dibattito anche se i maggiorenti Pd e M5S non sembrano affatto propensi rendendo improbabile l'opzione. Dopo l'intensa assemblea di giovedì, l'associazione presieduta da Angelo Moretti ha definito ieri i tre quesiti che verranno sottoposti agli iscritti tra sabato e domenica per scegliere la linea. Coordinamento e segreteria all'unanimità dei presenti (mancavano il segretario Pasquale Basile e Luca Guerra) hanno licenziato i testi. «Chiediamo di celebrare le primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, in quanto le riteniamo un valido strumento di partecipazione popolare» recita il primo quesito. Che però mette in guardia: «Qualora la costituenda coalizione non le accettasse, non riconosceremo alcun vincolo». Rottura che non avverrebbe, spiega il secondo quesito, se si riuscisse a individuare «un nome unitario per il candidato, accettando in ogni caso il vincolo di coalizione». «Chiediamo - la terza e ultima domanda - che la costituenda coalizione si impegni a individuare un candidato sindaco che abbia una storia di impegno civico coerente con il programma, e che abbia l'unanimità del tavolo». Interpellato sulle molteplici contestazioni interne (ieri gli abbandoni di Giuseppe Tecce e Rosa Razzano), Moretti risponde così: «Il mio nome non è il punto dirimente. Ben venga una soluzione capace di mettere tutti d'accordo, ma al momento non ne vedo. Neanche Perifano è ben visto da tutte le componenti. Sappiamo del no di Per. Europa Verde ha avanzato perplessità, anche tra i 5 Stelle permangono dubbi, e persino nel Pd. Se il suo nome risulterà capace di aggregare, lo verificheremo con le primarie. Perché non farle? Perché demandare le scelte alla vecchia logica dei caminetti?».



Perifano tirato in ballo prima che il suo nome venga posto su un tavolo ufficiale di discussione. C'è il rischio che getti la spugna ancor prima di entrare in campo, come prospettato dal fedelissimo Angelo Miceli? O potrebbe considerare le primarie? «Non ho nulla da aggiungere alle parole di Miceli - dice al Mattino Luigi Diego Perifano - Le primarie? Ovemai diventassero un'opzione reale, potrei prendervi parte. Ma non escludo neanche la possibilità di sostenere un altro candidato». Ieri è rimbalzato anche il nome del consigliere comunale e membro di Città Aperta Italo Di Dio: «Ringrazio chi ha fatto il mio nome, da ultimo Altrabenevento, ma ritengo inopportuno oggi ostacolare il lavoro del tavolo che sta ben operando. La mia disponibilità c'è, ma solo qualora scaturisse dalla coalizione». A favore delle primarie si è schierato un altro potenziale candidato: «Come mai il Pd, azionista di maggioranza della costituenda coalizione, non esprime un proprio candidato?» ha domandato Nicola De Luca. Che ha poi aggiunto velenoso: «Forse non ne ha la forza? Se non ne ha la forza, come si può sperare di battere il sindaco in carica?». Oggi intanto arriverà l'ufficializzazione della convocazione del tavolo per la nascita della coalizione. Appuntamento alle 18 di lunedì all'hotel Italiano. Il treno del centrosinistra parte dalla Ferrovia.


Mastella che intanto guarda a ciò che accade a Napoli dove, di riflesso, si gioca una fetta importante dei destini locali. Noi Campani ha partecipato al tavolo partenopeo con le forze del cartello pro De Luca che, insieme al Pd, ha stravinto le regionali. Il rassemblement (Iv, Fare democratico, Più Europa, La Città, Cd, Amici dell'Avanti, Repubblicani, Moderati, Liberaldemocratici, Campania Libera) ha diramato un documento nel quale si fa il nome di un dem, l'ex ministro Gaetano Manfredi, come il più autorevole candidato. Ma è soprattutto il quadro delle alleanze a riverberarsi sui destini locali: «Confermiamo - recita la nota - la volontà di partecipare, insieme al Pd, a una larga alleanza che si candidi alla guida della città, costruendo un forte rapporto di collaborazione con il governo regionale. Questa alleanza dovrà favorire un progetto di forte ispirazione meridionalista che dovrà trovare radicamento anche nelle altre realtà regionali, a partire da quelle chiamate al voto».
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Il Mattino