Ex discarica di Palmentata, via agli interrogatori dei tecnici

Ex discarica di Palmentata, via agli interrogatori dei tecnici
Per le irregolarità circa i lavori di bonifica della ex discarica di Palmentata primi interrogatori. In due, però, si sono avvalsi della facoltà di non...

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Per le irregolarità circa i lavori di bonifica della ex discarica di Palmentata primi interrogatori. In due, però, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre un terzo non si è presentato per un difetto di notifica. Il quarto, invece, ha risposto alle domande. Ieri mattina sono stati ascoltati dal Gip Gelsomina Palmieri, che ha emesso i provvedimenti, Alfonso De Rosa, direttore operativo del Comune di Sant'Agata, difeso da Roberto Prozzo, Agostino De Sisto, responsabile del procedimento del Comune di San'Agata, difeso da Vittorio Fucci e Cosimo Servodio. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. «De Sisto comunque ha solo sostenuto la sua estraneità ai reati contestati - hanno affermato i suoi legali rilevando però la necessità di una approfondita consultazione della considerevole mole di atti processuali al fine di fornire risposte puntuali sulla insussistenza delle contestazioni a suo carico». I due professionisti sono stati destinatari della misura interdittiva che prevede il divieto di svolgere per un anno le funzioni di pubblico ufficio, misura analoga per Ciro Magliocca, direttore dei lavori e sicurezza del Comune di Sant'Agata. Quest'ultimo non si è presentato per un difetto di notifica: sarà ascoltato oggi. Ha invece risposto alle domande del Gip, del sostituto procuratore che ha condotto l'indagine Francesco Sansobrino, e del suo difensore Marcello D'Auria, Giovani Moriello di Telese Terme, direttore operativo, geologo destinatario del divieto di svolgere l'attività professionale per un anno. 

Nel corso dell'interrogatorio ha illustrato il suo ruolo di geologo nell'ambito dei lavori per la bonifica della discarica. Negando di aver commesso dei falsi finalizzati alla truffa per poter ottenere i contributi per questi lavori da parte della Regione. Inoltre ha tenuto a precisare di aver «avuto questo incarico pur non avendo rapporti di conoscenza con i De Vizia, titolari della De Vizia Transfer». Il suo legale al termine dell'interrogatorio ha richiesto la revoca del provvedimento di interdizione dallo svolgimento dell'attività professionale. Il pm Sansobrino ha espresso parere contrario.

Oggi saranno interrogati gli altri cinque destinatari dei provvedimenti del Gip più Magliocca, che non si è presentato ieri. Si tratta di Angelo Loia Papa, collaudatore statico e tecnico amministrativo, Vincenzo De Vizia, ad della «De Vizia Transfer», il figlio Emilio De Vizia, in qualità di componente del cda della «De Vizia transfer», Angelo Marchitelli, direttore tecnico del cantiere della De Vizia Transfer, e Franco Cappabianca, assistente del direttore tecnico di cantiere della stessa società. Questi saranno difesi dagli avvocati Angelo Leone, Giovani Siniscalchi, Giuseppe Maturo e Alessia Lepore. È chiaro che il Gip al termine degli interrogatori potrebbe anche rivedere la sua decisione. Ma gli avvocati, finora designati, stanno già esaminando i vari atti posti a base del provvedimento per presentare entro dieci giorni un ricorso in Appello presso il Tribunale di Napoli. Il profitto complessivo del reato è stato calcolato in 1.457.049,46 euro «importo complessivo - si legge nel provvedimento adottato a base del sequestro di beni disposto dal Gip Gelsomina Palmieri, - corrispondente alla somma erogata dalla Regione, tramite il Comune di Sant'Agata, d in virtù dei provvedimenti e dei mandati di pagamento, indebitamente percepite dall'impresa esecutrice dei lavori, la «De Vizia Transfer spa» mediante accreditamento sul conto corrente.

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Il Mattino