Ferita da botto a Capodanno, il carabiniere torna in libertà

Ferita da botto a Capodanno, il carabiniere torna in libertà
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l'ordinanza degli arresti domiciliari emessa nei confronti dell'appuntato dei carabinieri Angelo Iannotta, 46 anni,...

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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l'ordinanza degli arresti domiciliari emessa nei confronti dell'appuntato dei carabinieri Angelo Iannotta, 46 anni, accusato di essere il responsabile dell'esplosione dell'ordigno che la notte di Capodanno aveva ferito gravemente Antonella Tuosto, 36enne di Sant'Agata dei Goti, che festeggiava l'arrivo del nuovo anno nella tensostruttura allestita in piazza. Martedì il caso del carabiniere era giunto al vaglio della dodicesima sezione del Riesame di Napoli dove il militare è stato difeso dall'avvocato Antonio Mirra. Il legale ha puntato su una serie di elementi tendenti a dimostrare la necessità di annullare l'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Benevento Loredana Camerlengo. In particolare si è soffermato su quella parte dell'ordinanza in cui si fa riferimento alla possibile reiterazione del reato. Un elemento ritenuto dal legale inesistente. Mirra, inoltre, ha sostenuto che il magistrato inquirente ha applicato nei confronti dell'indagato la normativa sulla detenzione di armi. In realtà l'ordigno fatto esplodere, a parere del legale, non poteva rientrare nella detenzione di armi e quindi far scattare le sanzioni previste da quella normativa. Ieri mattina il provvedimento del Riesame è stato notificato all'appuntato. Ora si attende che i magistrati depositino la motivazione del provvedimento. «Solo in quel momento si potrà esaminare compiutamente l'intera vicenda», dice l'avvocato Mirra. L'appuntato dopo l'ordinanza con l'invio ai domiciliari all'interrogatorio davanti al Gip Camerlengo si era avvalso della facoltà di non rispondere.


 

LE INDAGINI
La svolta sulle indagini c'era stata lo scorso 16 gennaio con l'emissione dell'ordinanza cautelare ai domiciliari per Iannotta per i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, commessi nelle immediate vicinanze di parchi e giardini pubblici e con le aggravanti dei futili motivi, della minorata difesa nonché con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione. Inoltre si era proceduto per lesioni colpose gravi e accensione ed esplosioni pericolose. Dopo il ferimento della donna le indagini erano state coordinate dalla Procura e svolte dai carabinieri del Reparto Operativo del comando provinciale e della Compagnia di Montesarchio. La donna mentre stava festeggiando con il compagno e altre persone l'arrivo del nuovo anno nella tensostruttura fu colpita al torace e al polmone da una scheggia, proveniente dall'esterno della struttura. Antonella Tuosto fu ricoverata e operata al «Rummo». Ora la fase più critica è alle spalle. A breve sarà dimessa dall'ospedale per andare in un centro di riabilitazione anche se ci vorrà ancora del tempo per recuperare la totale autonomia. Nei giorni scorsi si è proceduto da parte della Procura anche al dissequestro della tensostruttura che è stata così smontata.

LA LETTERA

E in merito al dissequestro il compagno della donna, Franco Meccariello, in una lettera, diffusa tramite l'avvocato Carlo Fucci, denuncia che nella notte tra domenica e lunedì prima del dissequestro avvenuto lunedì scorso la tensostruttura era danneggiata e aperta in più punti: «Non accettiamo l'idea che si parli di atto vandalico o di una bravata prima di avere gli elementi necessari per dare un nome alla strana coincidenza. Per noi è di fondamentale importanza capire cosa è accaduto attraverso la visione delle telecamere. Da subito abbiamo chiesto solo giustizia». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino