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La Fiera di San Giuseppe, la più antica e importante della città, durerà un giorno in più. Lo ha stabilito la giunta comunale su input dell'assessore alle attività produttive Luigi Ambrosone, per contribuire a promuovere l'indotto locale nell'ambito del commercio, dell'economia, dell'agricoltura e del turismo. L'area dove è prevista l'esposizione delle migliori novità del 2024 sarà aperta, dunque, per quattro giorni. Si partirà sabato 16 marzo, mentre il sipario calerà martedì 19. La location resta invariata: sarà l'area retrostante lo stadio «Ciro Vigorito», in località Santa Colomba, che offre anche ampie possibilità di parcheggio.
«Come da consolidata tradizione pluriennale - dice Ambrosone - la fiera è un'occasione importante per promuovere il tessuto imprenditoriale locale e supportare gli operatori del settore agricolo, commerciale e artigianale, in quanto l'evento accoglie da sempre un notevole afflusso di visitatori che provengono dalle province e regioni limitrofe per aggiornarsi su nuovi articoli e prodotti, in particolare del mondo agricolo e del giardinaggio. Unitamente a loro, ci sono anche espositori che arrivano dall'intera penisola a conferma di una crescita d'immagine e non solo. Proprio in quest'ottica, in occasione di ogni manifestazione ci stiamo preoccupando di apportare dei miglioramenti che determinano un maggiore appeal a tutti i livelli».
B&b pieni, affari d'oro per i ristoranti e intensificazione del fatturato per attività alimentari e no food si sono registrati puntualmente nelle recenti edizioni, parallelamente a cospicue vendite da parte dei vari espositori.
Si va dall'agro-alimentare alle avanzate tecnologie agricole, dagli attrezzi e mezzi per la siderurgia alla florovivaistica e commercio faunistico, passando per il mondo finanziario e per la gastronomia. Tra i settori interessati quelli dei mezzi agricoli, attrezzature e prodotti per l'agricoltura, piante ornamentali, da frutta, fiori, articoli per la casa e dimostrativi, attrezzature per la panificazione in genere, caldaie a sansa, camini e termocamini, macchine per movimentazione di terre, animali e finimenti per animali, ferramenta in genere, prodotti alimentari di coltura biologica, auto. Come detto, nell'area saranno dislocati anche vari punti ristoro. «Avremo anche quest'anno conclude Ambrosone presenze di operatori, oltre che del Sannio e dalla Campania, anche da Molise, Lazio, Abruzzo, Marche, Puglia, Sicilia e Basilicata. Ormai siamo diventati un polo espositivo di livello nazionale, punto di riferimento per gli operatori non solo agricoli». Sul piano logistico, per assicurare massima sicurezza e rispettare le normative anti-Covid, saranno create ampie corsie.
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Il Mattino