È un triste primato per il Sannio quello venuto fuori dallo studio pubblicato ieri da Aci e Istat relativo all'indice di mortalità sulle strade italiane nel...
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«Numeri drammatici - per il presidente della Provincia Antonio Di Maria -. Al netto naturalmente delle condotte di guida irresponsabili si tratta di una diretta conseguenza della cattiva qualità e delle carenti dotazioni delle infrastrutture viarie sul territorio. È noto a tutti che il cosiddetto indice di infrastrutturazione civile colloca il Sannio all'ultimo posto in Campania con un punteggio pari a meno della metà di quello registrato dalla provincia penultima. D'altra parte se 2 fondamentali arterie quali Telesina e Appia, sulle quali si sviluppano enormi volumi di traffico, sono ad una sola corsia di marcia, è chiaro come possa crescere a dismisura la probabilità di incidenti stradali. Il fatto è che paghiamo un prezzo altissimo in vite umane e anche un ritardato sviluppo socio-economico per questa situazione che ha radici antiche. Ho sollecitato più volte il Governo centrale e quello regionale ad intervenire immediatamente sia per sbloccare i finanziamenti già programmati per le strade statali come il raddoppio della Telesina e il completamento della Fortorina, sia per assegnare le risorse necessarie ad intervenire sui viadotti e ponti della viabilità provinciale o per la programmazione strategica di sviluppo, su tutti, l'asse autostradale Benevento-Caserta-Napoli. Lo stesso ha fatto il consiglio provinciale. D'altra parte, il Governo centrale si ostina a sottrarre risorse alle Province, non solo a quella di Benevento, per ripianare il debito dello Stato, con il risultato che vengo meno le risorse per investimenti sul territorio. I dati dell'Aci e, purtroppo, la tristissima cronaca dicono nel modo più chiaro possibile che tutti questi appelli per migliorare e riqualificare le infrastrutture viarie debbono avere una risposta immediata e non più rinviabile».
Fatalità, disattenzioni, distrazioni, dinamiche incerte, talvolta, simili o similari, ma che pongono tra gli imputati le condizioni in cui versano le principali vie di collegamento dell'areale in attesa di interventi definitivi e non più palliativi. Ma nel frattempo si continua a morire. Una lista nera in costante aggiornamento culminata appena qualche settimana fa, il 19 settembre, con il terribile scontro di contrada Torrepalazzo, quando a perdere la vita furono zio e nipoti di 15 e 20 anni, conseguenza drammatica di un frontale con un tir all'altezza dello svincolo per Campobasso, o il 37enne centauro telesino deceduto lo scorso 29 settembre lungo la provinciale di collegamento tra Cusano Mutri e Cerreto Sannita. «Una fotografia impietosa - ha dichiarato il presidente del comitato Sos-372 Giovanni Bonelli -. Siamo molto preoccupati, dall'inizio del 2019 lungo la Telesina abbiamo registrato 10 decessi. Che ben venga anche una disciplina seria e trasparente per gli autovelox già presenti in maniera massiccia su poco meno di 20 chilometri di tracciato ma per garantire la sicurezza degli automobilisti è necessario intervenire con l'adeguamento a 4 corsie. Siamo stanchi delle parole che si passi una volta per tutte ai fatti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino