Benevento, task force e patto con i privati per la pulizia dei fiumi

Pronta la mappa delle principali criticità nei confini municipali

Benevento, task force e patto con i privati per la pulizia dei fiumi
Sarà una mini task force a definire i passi operativi del progetto pilota per la pulizia dei fiumi grazie alla collaborazione tra enti istituzionali e imprese edili....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sarà una mini task force a definire i passi operativi del progetto pilota per la pulizia dei fiumi grazie alla collaborazione tra enti istituzionali e imprese edili. È il responso del vertice svoltosi ieri in Regione sulla messa in sicurezza dei corsi d'acqua sanniti. Questione rilanciata dall'allarme giunto dal Consorzio Asi in concomitanza con l'intensificazione delle precipitazioni che ha riaperto vecchie ferite e creato apprensione a Ponte Valentino.

Al tavolo di Palazzo Santa Lucia il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il direttore dell'Università del Sannio Gianluca Basile, il dirigente dell'unità operativa Difesa del suolo della Regione Michele Palmieri e il numero uno di Confindustria Benevento Oreste Vigorito. Come anticipato, proprio nella partnership con i privati si cercherà di trovare le risorse necessarie agli interventi di alleggerimento degli alvei fluviali e delle sponde, concausa di esondazioni e alluvioni. Il vertice di ieri ha confermato la bontà dell'intuizione che consentirebbe alle aziende di settore di acquisire materiali da cantiere senza esporsi agli esorbitanti aggravi di mercato, e agli enti di dare finalmente risposte concrete a una problematica mai risolta. Una compensazione che appare la quadratura del cerchio. Vanno però individuate le modalità tecnico-procedurali operative più opportune, compito che spetta adesso al duo formato dal dirigente regionale Palmieri e dal cattedratico e dirigente dell'ateneo sannita Basile. «Si è trattato di un incontro utile per il prosieguo di questo progetto pilota molto importante - commenta Bonavitacola -. I nostri uffici e l'Università del Sannio procederanno alla definizione delle linee guida con la metodica d'intervento, e all'individuazione dei tratti sui quali effettuare la sperimentazione. Se, come riteniamo, avremo riscontri positivi, potremo varare questa buona pratica che garantirà il corretto deflusso dei corsi d'acqua e consentirà alle aziende di approvvigionarsi di materiale litoide senza nuovo consumo di suolo. Nello sviluppo degli interventi - aggiunge il delegato all'Ambiente dell'esecutivo campano - sarà data priorità ai punti considerati a maggiore rischio idrogeologico, con particolare attenzione al Calore».

Una mappa delle principali criticità nei confini municipali è arrivata proprio ieri da Palazzo Mosti: «In riscontro a una richiesta pervenuta il 30 novembre - dichiara il sindaco Clemente Mastella - il Comune di Benevento ha comunicato alla Direzione generale per i Lavori pubblici e la Protezione civile della Regione gli interventi richiesti al fine di scongiurare fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico. In particolare, la pulizia degli alvei fluviali da detriti e alberature dei fiumi Sabato e Calore, dei torrenti San Nicola e Serretelle. Va operata in particolare lungo gli alvei dei fiumi prossimi ai ponti nel perimetro urbano». Nella lista figurano anche la «liberazione da detriti delle arcate del ponte Leproso», nonché la «messa in sicurezza delle sponde del torrente Serretelle» e la «messa in sicurezza della frana di notevole estensione in contrada Imperatore-Masseria Casiniello».

E in tema di dissesto idrogeologico si segnala la nota diramata ieri dal sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, in palese replica alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi da Mastella su movimenti franosi nei pressi dell'invaso di Campolattaro: Dietro sollecitazione del deputato sannita Francesco Maria Rubano - scrive il sottosegretario di Forza Italia - mi sono attivato con le strutture competenti del Mit per verificare la veridicità di quanto esposto. La sicurezza della diga e dell'invaso non risulta allo stato condizionata dal fenomeno in questione. L'ufficio tecnico per le dighe, a seguito anche dei sopralluoghi di vigilanza e sulla base delle verifiche sismiche presentate da Asea, su finanziamento del Mit, ha sollecitato Asea e Provincia di Benevento a procedere con indagini e monitoraggi delle aree in spalla destra a valle della diga. La sicurezza dell'invaso non risulta allo stato condizionata dal fenomeno per il quale Asea ha tardivamente chiesto fondi per le sole attività di monitoraggio ad ottobre. Monitoraggio - conclude Ferrante - che spetta al gestore della diga, così come la manutenzione rivelatasi carente per quanto riguarda i drenaggi». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino