Sette rinvii a giudizio, con processo fissato davanti al secondo collegio penale il prossimo 10 dicembre, per ex amministratori comunali, un funzionario dell'ente locale e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel mirino dell'attività investigativa i provvedimenti adottati dal Comune di Limatola dal 2009 al 2014. Il via alle indagini dopo una denuncia presentata nel novembre del 2012 da Pietro Di Lorenzo ai carabinieri di Dugenta. Le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Francesca Saccone. La prima delibera di giunta a favore della cooperativa «Cooputility» risale al settembre del 2009, con cui veniva concesso l'affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti per tre mesi. Negli anni seguenti c'erano altre otto delibere e ordinanze che concedevano alla cooperativa delle proroghe.
Secondo gli inquirenti gli amministratori dell'epoca non utilizzavano la procedura negoziata che - nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione - prevede la presenza di almeno tre operatori economici, pur essendovi motivi di urgenza, i quali vengono invitati contemporaneamente a presentare le proprie offerte.
Questa procedura priva di «evidenza pubblica» avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale, pari a 1 milione e 221mila euro alla coopertiva «Cooputility», gestita da Malgieri, già componente dello staff del sindaco e poi procuratore della cooperativa. Ieri mattina si è svolta l'udienza preliminare davanti al Gup Gelsomina Palmieri, pubblico ministero Flavia Felaco, con i sette imputati difesi dagli avvocati Francesco Perone, Pietro Farina, Giuseppe Izzo, Giovanni Spagnamusso ed Elvira Iuliano.
Il Comune di Limatola, che si è costituito in questo processo come parte civile, era rappresentato dall'avvocato Gaetano Coccoli.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino