Smog a Benevento, è subito giallo sull'installazione della nuova centralina

Smog a Benevento, è subito giallo sull'installazione della nuova centralina
La caccia alle polveri sottili in città ha un nuovo alleato. Da qualche giorno è in azione al rione Libertà la postazione mobile di monitoraggio...

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La caccia alle polveri sottili in città ha un nuovo alleato. Da qualche giorno è in azione al rione Libertà la postazione mobile di monitoraggio dell'Arpac che rileva 24 ore su 24 i principali inquinanti atmosferici e va ad aggiungersi alle centraline fisse di via Mustilli (centro urbano), stadio Vigorito (periferia), Ponte Valentino (zona industriale). L'iniziativa rientra nella collaborazione avviata tra il Comune e l'Agenzia regionale di protezione ambientale per lo studio dello smog in città, problematica che colpisce com'è noto Benevento in maniera significativa. L'installazione è avvenuta mercoledì, quando il van mobile griffato Arpac ha trovato posto nel cortile interno del Comando di polizia municipale, all'incrocio tra via Santa Colomba e via Napoli. Un sito scelto per ragioni pratiche come la ottimale vigilanza e la dotazione di un allaccio stabile all'alimentazione elettrica, ma soprattutto per la particolare ubicazione. Da tempo infatti gli uffici competenti di Palazzo Mosti nutrivano qualche dubbio circa la rispondenza dei dati raccolti dalla postazione fissa di Santa Colomba con la situazione complessiva vissuta in città. Nell'ultimo anno, ad esempio, la sola cabina posta nel viale d'ingresso dell'antistadio ha esaurito il bonus delle 35 giornate concesse dalla legge in deroga ai limiti giornalieri per le Pm10. Nel 2020 sono state infatti 41 le giornate fuori soglia, circostanza che ha spedito Benevento nella black list dei capoluoghi affetti da «Mal'Aria» secondo la definizione di Legambiente. Ma se da Santa Colomba ci si sposta in via Mustilli, ecco invece Benevento tornare al di sotto della linea rossa fermandosi a 25 superamenti giornalieri annui. Ancora inferiore il saldo di Ponte Valentino: in zona industriale i giorni off limits sono stati soltanto 12. Disparità evidenti che in qualche modo disorientano il lettore. Il Comune dunque vuole vederci chiaro e l'arrivo della postazione a quattro ruote non potrà che fornire qualche elemento in più di conoscenza. Resterà a Benevento per almeno 30 giorni, nel corso dei quali verranno effettuate rilevazioni senza soluzione di continuità per i valori di Pm10 e Pm2,5, sorvegliati speciali, ma anche per ozono, anidride solforosa, ossidi di azoto, benzene, toluene, xilene. Nomi letti solo sui manuali di chimica ma non per questo trascurabili, come ricordano le migliaia di decessi riconducibili ogni anno alle elevate concentrazioni di inquinanti in atmosfera. E dalla nuova postazione di stanza a Benevento arrivano già i primi riscontri. 

Disponibili al momento i dati di giovedì 15 luglio, e non manca qualche sorpresa. Nel cortile del comando polizia municipale è stata misurata una media giornaliera di 7 microgrammi di polveri Pm10 per metro cubo d'aria. Concentrazione assolutamente rassicurante rientrando ben al di sotto della soglia di allarme fissata a 50 microgrammi. Ma nelle stesse ore, a poche centinaia di metri di distanza, la postazione fissa Arpac in zona stadio metteva a referto 23 microgrammi per metro cubo d'aria, ovvero oltre il triplo. Una discordanza apparente che saranno i tecnici a spiegare quando il ciclo di monitoraggio sarà più corposo. Ulteriore curiosità peraltro la destano i risultati inerenti le Pm2,5 che invece si sono mantenute al di sotto dei 5 microgrammi per metro cubo, sia per la postazione mobile che dalla lettura di quella fissa. Il Comune intanto porta avanti la collaborazione con l'Unisannio per lo studio del fenomeno e la caratterizzazione chimica delle polveri, al fine di rintracciare la possibile causa primaria delle emissioni cittadine. Al tavolo tecnico istituito dal dirigente Gennaro Santamaria partecipa anche l'Inail. 

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Il Mattino