«Strisce blu», è boom di multe: elevati ottomila verbali in sei mesi

«Strisce blu», è boom di multe: elevati ottomila verbali in sei mesi
Difficile non ricorrere alla locuzione stereotipata. I numeri del resto sono schiaccianti e la sintesi inevitabile: è boom di multe per parcheggio irregolare sulle strisce...

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Difficile non ricorrere alla locuzione stereotipata. I numeri del resto sono schiaccianti e la sintesi inevitabile: è boom di multe per parcheggio irregolare sulle strisce blu. Un dato che scaturisce dall'ultimo bilancio effettuato da Trotta Bus, società concessionaria del servizio per conto del Comune. La linea tirata al 30 giugno ha quantificato in 7.951 le sanzioni comminate dagli addetti alle verifiche nei primi sei mesi del 2019. Un saldo davvero rilevante confermato dall'andamento medio di irregolarità riscontrate che supera le 1.300 al mese. Ovvero più di 50 multe al giorno se si considera che il dispositivo si applica in sei giorni settimanali su sette.

 
Cifre che fino allo scorso anno erano sconosciute alla città. Molto più contenuto il volume di infrazioni registrato nel 2018 che si era chiuso con 4.080 violazioni verbalizzate pari a poco più di 300 al mese, 10 al giorno. Considerando che il gruppo di verificatori conta 10 unità, in pratica ogni operatore staccava dal proprio blocchetto un'unica multa al giorno. Evidente la conseguenza: diffusa percezione di impunità e tasso di allergia al parcometro su livelli altissimi. Condizione puntualmente emersa quando, nello scorso dicembre, la società dell'ad Mauro Trotta ha impresso un deciso giro di vite contro i furbetti del grattino. Nessuna rivoluzione ma semplice applicazione di quanto previsto dal contratto di servizio che lega l'azienda romana a Benevento fino al giugno 2021. In campo ci sono i medesimi addetti alla controlleria assegnati a tale funzione sotto la fallimentare gestione Amts. La differenza è data dalla più puntuale azione svolta e dalla organizzazione su doppio turno con copertura giornaliera di otto ore. Artefice dell'efficace riassetto il coordinatore, Luca Palazzo, che però sgombera il campo da prevedibili sospetti: «L'attività di verifica della sosta a pagamento è del tutto slegata dai relativi introiti. I proventi delle sanzioni elevate dagli operatori di Trotta Bus spettano integralmente al Comune. L'azione dei controllori - continua Palazzo - è finalizzata esclusivamente a garantire effettività al sistema della sosta a pagamento che non può prescindere da una fase di verifica. Posso assicurare che i nostri operatori procedono alla stesura di un verbale solo dopo essersi accertati che l'automobilista non si trovi nei pressi del parcometro».

Assetto che potrebbe comunque mutare nelle prossime settimane se andranno in porto le modifiche allo studio e quelle annunciate ma non attuate da mesi: «Sul piano delle sanzioni - spiega Palazzo - l'azienda conferma la disponibilità alla applicazione di un regime differenziato per le due tipologie di infrazione: mancata esposizione del tagliando e parcheggio oltre l'orario coperto da pagamento. In quest'ultimo caso si può adottare una sanzione ridotta pari a un costo fisso più integrazione delle ore o frazioni non liquidate, con notevole risparmio rispetto alla attuale disciplina che equipara entrambe le fattispecie con multa da 26 euro. Anche il Comune si era espresso in tal senso nei mesi scorsi ma non ci sono state fornite indicazioni operative».


In casa Trotta va segnalato qualche malumore per il ritardato pagamento delle spettanze di giugno. I sindacati hanno indetto lo stato di agitazione ma l'azienda assicura che i problemi saranno a breve superati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino