Tangenti dopo l'alluvione, arrestato il sindaco di Cusano Mutri

È stata una microcamera nascosta in un pupazzo di peluche a certificare la «mazzetta» da duemila euro consegnata da un imprenditore edile di Cusano Mutri per i...

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È stata una microcamera nascosta in un pupazzo di peluche a certificare la «mazzetta» da duemila euro consegnata da un imprenditore edile di Cusano Mutri per i lavori di somma urgenza effettuati per la messa in sicurezza di una sponda del torrente Titerno dopo l’alluvione del 2015 nel Sannio. Solo un anticipo rispetto ai 6500 euro richiesti, pari al 50% dell’importo di uno dei lavori di somma urgenza che la sua ditta si era visto liquidare dal Comune di Cusano qualche mese prima. Una sorta di «tariffario» che il geometra Remo Di Muzio (finito ai domiciliari) aveva il compito di «illustrare» per conto del primo cittadino Giuseppe Maturo, dentista 52enne arrestato ieri (anche lui ai domiciliari) all’alba con l’accusa di concussione, in concorso proprio con il geometra che - secondo gli investigatori - lavorava in stretta sinergia con l’amministrazione Maturo. 


 
Le indagini coordinate dalla Procura di Benevento - culminate nell’esecuzione da parte dei carabinieri dl comando provinciale di Benevento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Gelsomina Palmieri - erano partite quasi un anno e mezzo fa, grazie alla denuncia dello stesso imprenditore, che aveva registrato molte delle conversazioni incriminate con il proprio smartphone, prima di iniziare a collaborare fattivamente con gli inquirenti. Nell’ambito delle stesso procedimento risultano indagati a vario titolo per concussione e turbativa d’asta anche il capo Ufficio Tecnico del Comune di Cusano Mutri, Nicola Russo e consigliere comunale Vincenzo Di Biase. 



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Il Mattino