«Li incontrerò volentieri e insieme troveremo la soluzione più idonea a tutelare gli interessi di tutti, purché legittimi». Clemente Mastella...
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L'APPELLO
Discorso chiuso? Neanche per idea. Il centro storico è un nervo sempre scoperto e ha provveduto il comitato di quartiere a ricordarlo con una nota: «Apprendiamo che il sistema di telecamere in corso di installazione ha già subìto una bocciatura da parte di alcuni commercianti i quali ritengono che transito e sosta indisciplinata in centro storico costituiscano una garanzia per il buon andamento dei loro affari. Come se non esistessero a immediato ridosso del centro varie aree per la sosta. Il consueto pianto greco ha sortito immediato effetto nelle considerazioni dell'assessore Pasquariello che ha salomonicamente parlato di monitoraggio. Riteniamo l'istituzione dei varchi elettronici, con opportuni correttivi a garanzia della piena mobilità dei residenti, una misura non ottimale rispetto alla installazione di dissuasori mobili o barriere automatiche. Ma considerata l'attuale situazione di caos diurno e notturno, qualsiasi forma di regolamentazione non può che essere accolta con favore». Di qui la richiesta di incontro ai vertici comunali «per esporre considerazioni e proposte», raccolta dal sindaco. La calendarizzazione avverrà nelle prossime ore.
LE DUE RUOTE
Nessuna chance, invece, per le bici. In occasione della inaugurazione del ponte ciclopedonale sul Sabato il Comitato cittadini in bicicletta ha rinfocolato la polemica sull'accesso al corso Garibaldi oggetto di apposita ordinanza sindacale dall'agosto 2016 con installazione della segnaletica di divieto. «Ciò che si ostina a fare l'amministrazione Mastella è assurdo e illegittimo - dice Alessio Fragnito - Mi hanno multato due volte e per due volte è stato accolto il mio ricorso al prefetto. È una vergogna solo beneventana. Ciò che il Codice della strada consente ovunque, è impedito senza motivo nella nostra città. È così che il sindaco pensa di combattere lo smog?». Ma Mastella in merito appare irremovibile: «Ci sono mezzi come le bici a pedalata assistita che viaggiano a velocità elevate mettendo oggettivamente a repentaglio l'incolumità dei pedoni. Ho il dovere di garantire la sicurezza di tutti, bimbi e anziani in primis, e dunque il discorso resta chiuso». Epilogo che invece per il comitato non è già scritto: «Saremo costretti - annuncia Fragnito - a presentare un esposto alla Procura per il mancato rispetto del Codice della strada». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino